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La solita Onda di scolari senza ideee

Manifestazione degli studenti a Roma contro la riforma Gelmini

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A volte ritornano? No, sbagliato: non sono mai andati via. Chi? Loro, i Guardiani del Nulla, gli studenti in assemblea permanente. Quelli che, per dirla con Beppe Viola, anziché studiare e fottersene delle ingiunzioni paramilitari e militanti dei professori pagati dallo Stato per insegnare, si sbattono in piazza a cazzeggiare ed a lanciare bombe carta contro i poliziotti. Quelli che si lamentano perché i "ggiovani" non ci sono mai, non esistono, sono i silenziati e poi, facendo tutto da soli, sciamano nelle metropoli e non solo in quelle con la testa infarcita del nulla e le bocche rigonfie di slogan violenti, tipo "Gelmini saremo il tuo inferno". Meriterebbero la risposta alla Massimo Decimo Meridio, da parte del Poliziotto, vero esponente del popolo: "Al mio segnale scatenate l'inferno!". Sì, perché anche stavolta Pasolini docet, cari ragazzi nullatenenti (di cultura): sbagliate bersaglio e state dalla parte sbagliata. Gramsci - bum! Non Berlusconi, chiaro, ragazzi? - aveva già capito tutto: figlio del popolo, non hai niente, salvo la tua intelligenza e la tua voglia di fare, dacci sotto e fai vedere a questi borghesotti cosa sai fare. Non c'è il pasto gratis, ve lo raccontano i vostri (assenti) genitori? E voi come rispondete a distanza di ottant'anni? Così: sbracati e col cervello all'ammasso. Un film già visto. Le parole o portano lontano o annichiliscono: quali parole usate? Cascate di cazzate, come le seguenti: "La scuola è un bene comune. Studenti, precari, genitori in mobilitazione". Ora, lo sapete cos'è un "bene comune", anzi addirittura "il" bene comune? Esso è "comune" non perché fatto a fette dalle istanze dei gruppuscoli militanti, ma perché attraversa ciò che più sta a cuore all'uomo, la libertà di essere e di fare. Poi, se pensiamo alla filiera da trattamento sanitario obbligatorio "in mobilitazione" - studenti, precari e genitori, allora si chiarisce chi sia il vostro Nemico: "loro", Genitori e Precari. Cioè, soggetti senz'anima, assenti, come i padri, che anziché iniziare alla vita ed alla responsabilità i figli, pensano a fare soldi o a scodinzolare, in calore, nella zona dei Capi o delle Adolescenti. Categorie inscritte nel box della mitologia quotidiana alla voce: "Svendo tutto per rinnovo locali". Siete alla mercè dei vostri mandanti che si immischiano nella vostra vita solo per dimenticare le proprie frustrazioni. Chi ci rimette siete voi: dov'è il bene comune? E dov'è la colpa della Gelmini? Siete fregati dalle origini, cari studentelli maggiordomi dei nullisti, amen. Sconfitti prima di toccare le armi della pugna. L'amen definitivo lo blaterate con questa ingiunzione diabolica: "Con questa riforma a scuola non si torna". Bravi, cornuti e mazziati. E se non tornate a scuola, di grazia, cosa farete? I capitani di ventura di Toni Negri nei centri sociali? A voi dovrebbe toccare una sorte migliore. Se la desiderate, naturalmente. In caso contrario, pernacchione solenne a voi e alle vostre urla da barbari senza storia. Amen.  

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