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Arriva il federalismo senza stangate

Il ministro Giulio Tremonti

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«La pressione fiscale complessiva non aumenterà ma i redditi medio-alti potrebbero pagare più Irpef». E poi: il Sud non verrà penalizzato. Questa è una riforma che unisce». Su questi punti i ministri dell'Economia Tremonti e della Semplificazione normativa Calderoli, hanno insistito con vigore. Il federalismo fiscale che ha ricevuto ieri il primo via libera dal Consiglio dei ministri e che ora proseguirà il suo iter soprattutto con il confronto governo-autonomie, ha subito innescato la polemica a sinistra. L'accusa dopo il varo a Palazzo Chigi, è che questa è l'ennesima stangata fiscale. Il governo però garantisce «l'invarianza fiscale» attraverso un attento monitoraggio. Calderoli e Tremonti hanno spiegato che con lo schema di decreto legislativo sono stati aboliti 6 tributi e rimane la possibilità di diminuire Irap ed Ires. «Le regioni non potranno aumentare l'Irpef per i redditi bassi mentre adesso l'addizionale Irpef delle regioni - sottolinea Calderoli - agisce in misura identica per tutti i redditi». Ma vediamo in dettaglio cosa dovrebbe cambiare. Alle regioni fino a 45% Iva: Viene rivista la compartecipazione all'Iva che diventa così territoriale, cioè legata ai consumi locali. Il gettito Iva andrà, fino al 45%, alle Regioni. Il governo puntava più sulle addizionali Irpef perchè politicamente più visibili. Ma è stata accolta la richiesta delle Regioni. La compartecipazione all'Iva sarà assegnata con criteri di territorialità e si baserà sui consumi nelle diverse regioni. Addizionale Irpef: L'addizionale Irpef potrà salire progressivamente fino al 3% (0,9% l'aliquota generale e fino al 2,1% l'aumento possibile delle Regioni). E non si potrà ridurre l'Irap se si è superato un aumento dello 0,5%. Gli aumenti partiranno dal 2013 e le Regioni potranno esercitarli solo su alcuni scaglioni di reddito. Dovrebbero essere salve le fasce medio basse. Il primo aumento potrà essere dello 0,5% (nel 2013), poi dello 0,9% (nel 2014) e infine a regime, nel 2015, del 2,1% (3% complessivo). Aumenti Irpef neutri: Verrà introdotto un meccanismo che renderà neutri gli aumenti dell'addizionale per i contribuenti. Sanità: Per definire i costi standard della sanità saranno prese a modello tre regioni: una virtuosa ma anche una del Centro e una del Sud. Fondo perequazione: Un fondo di solidarietà tra le regioni per il finanziamento di sanità, istruzione, assistenza e trasporto pubblico. Irap: Le regioni dal 2014 potranno ridurre l'Irap fino allo zero a patto che non abbiano aumentato l'addizionale Irpef oltre il 3%. Micro-tasse: Dal 2014 via sei micro tasse che finanziano le Regioni. Rc auto, accisa benzina: Andranno alle Province.

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