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Confermati i presidenti delle commissioni

Italo Bocchino

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Intesa sulle presidenze delle Commissioni parlamentari e un rinvio di fatto dei temi "spinosi" che riguardano la riforma della legge elettorale e la riforma della giustizia. Il vertice-lampo di palazzo Madama con i capigruppo della maggioranza segna un temporanea tregua tra le anime della coalizione che sostiene il governo e rimanda a tempi successivi la soluzione dei nodi che nelle ultime settimane hanno reso travagliato il cammino dell'esecutivo. "E' bastato predere atto che la terza gamba della maggioranza esiste - sintetizza il finiano Italo Bocchino al termine dell'incontro - con i vertici si risolvono i problemi e non sono riti da prima Repubblica". Dunque, per adesso gli elementi di tensione sono accantonati. "E' stato un incontro sereno e costruttivo - ha spiegato Maurizio Gasparri - l'orientamento è quello di confermare le presidenze di commissione e non c'è nessun interesse a misurare le cose con il bilancino". I capigruppo hanno anche accennato all'agenda dei provvedimenti che il parlamento sta esaminando, a cominciare dalla riforma dell'Università. E' probabile che ci sia una nuova riunione cui parteciperà anche il ministro dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini, per imprimere una ulteriore accelerazione all'iter del provvedimento. "L'accordo sulle commissioni è stato raggiunto rapidamente - ha detto Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera - l'incontro di oggi vuole esprimere il tentativo di andare avanti per lavorare altri tre anni alla realizzazione del programma di governo". Quanto alla riforma del sistema di voto e alla giustizia, per ora i temi sono solo messi da parte: "Ogni giorno ha il suo affanno", ha aggiunto Cicchitto con una battuta. E proprio sulla legge elettorale, resta la volonta' di Fli ti tenere le mani libere: sul tema, conclude Bocchino, "non c'è nessun vincolo di maggioranza. La nuova legge - ha ripetuto - deve avere tre caratteristiche: bisogna indicare il nome del candidato premier, deve essere indicata l'alleanza e ci deve essere la possibilità per gli elettori di scegliere chi eleggere".

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