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Mozione contro Bossi lui insiste: porci e ladri

Il leader della Lega Nord, Umberto Bossi

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L'ondata di sdegno bipartisan non argina Bossi. Se ne infischia della lavata di capo del premier Berlusconi che gli ha chiesto di comportarsi da ministro. Ma anche della mozione di sfiducia del Pd aperta a tutti i partiti. E della prima maxi denuncia per ingiurie contro un mininistro della Repubblica su Facebook (pagata dal Pd). «I romani porci? È una battuta» dice. «Ad attaccarci sono dei sepolcri imbiancati con la coda di paglia» ha arringato i suoi ieri da Radio Padania. Rifilandoci altri schiaffi. «Noi pretendiamo di essere rispettati e non depredati. Se potessero ci ruberebbero anche i marciapiedi» ha detto Bossi, sulle note della canzone di Alberto Fortis «E vi odio voi romani». E un coro di supporter ci sbeffeggia: «cafoni, arroganti e prepotenti». E pensare che il premier lo ha sollecitato a comportarsi da ministro: «i ministri devono avere sempre un comportamento istituzionale» ha detto Berlusconi. Anche se poi ha cercato di smorzare l'indignazione del sindaco di Roma Gianni Alemanno che gli aveva chiesto di rimetterlo in riga. «Quella di Umberto Bossi sull'acronimo Spqr del noto fumetto francese Asterix è stata soltanto una battuta» ha detto Berlusconi, che ieri mattina ha chiamato il primo cittadino della capitale. «Sono felice della telefonata del premier ma a me - ha detto Alemanno - non interessano le scuse di Bossi, ma gli impegni precisi del Governo per Roma capitale. Il 9 e 10 novembre ci saranno gli Stati generali di Roma Capitale alla presenza di Silvio Berlusconi - aggiunge - mi attendo allora una definizione puntuale degli impegni del governo». Pd vuole vuole mandare Bossi a casa. «Non pensi Berlusconi un'altra volta di cavarsela liquidando Bossi con una battuta o una telefonata al sindaco di Roma - ha detto il capogruppo Pd Dario Franceschini -. Presenteremo una mozione di sfiducia individuale che vorrei non fosse solo del Pd ma aperta a tutti coloro che considerano inconciliabili le parole di Bossi, solo le ultime di una lunga serie, con il ruolo di ministro». Chi aderirà? Giorgia Meloni ha già ingoiato il rospo l'altra sera, quando ha detto: «Le battute sono fastidiose ma non sono una linea politica».

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