Governo, la Camera dice sì alla fiducia Berlusconi: "Ritrovare la coesione"

Il governo ha ottenuto la fiducia alla Camera dei deputati con 342 voti a favore, 275 no e 3 astenuti. La maggioranza era fissata a 309 deputati. I votanti di oggi sono stati 617. Bagarre in Aula durante intervento del leader dell'Idv che lo definisce "stupratore della democrazia". Bersani: "È la fiducia del cerino. Racconta favole da 15 anni". I finiani: "Voteremo sì ma senza diktat. Noi fedeli solo al programma". Bossi: "A lungo termine non regge niente".  La distrazione al momento della seconda chiama alla Camera porta due voti di fiducia in meno alla maggioranza ed uno all'opposizione. Si tratta del finiano Roberto Menia e di Giancarlo Pittelli del Pdl e del presidente dell'Udc Rocco Buttiglione che, prima della chiusura della seduta, hanno chiesto e ottenuto di mettere a verbale che avrebbero votato, rispettivamente, i primi due a favore e il terzo contro la fiducia.   FLI ED MPA DECISIVI PER LA MAGGIORANZA - I voti del gruppo di Futuro e Libertà e del movimento per l'Autonomia risultano decisivi per la maggioranza alla Camera. Senza il sì dei 34 deputati finiani e dei cinque del movimento di Raffaele Lombardo, infatti, il governo oggi non avrebbe ottenuto la fatidica "quota 316", cioè la metà più uno dei componenti dell'Assemblea di Montecitorio. Se ai 344 voti con cui l'esecutivo ha ottenuto la fiducia oggi si sottraggono quelli di Fli e Mpa, la maggioranza si ferma a 305.   DOMANI AL SENATO - Seconda e ultima puntata domani a palazzo Madama della verifica parlamentare sul Govenro Berlusconi iniziata oggi a Montecitorio. Il voto di fiducia del Senato, dopo il risultato a Montecitorio, è scontato. I senatori eletti sono in tutto 315, ai quali si devono aggiungere i sei senatori a vita in carica: Carlo Azeglio Ciampi, Emilio Colombo Rita Levi Montalcini, Oscar Luigi Scalfaro, Sergio Pininfarina. In totale, dunque, un'assemblea di 321 parlamentari la cui maggioranza assoluta, 161 senatori, corrisponde esattamente al numero di senatori di cui dispongono Pdl (135) e Lega (26). Ai quali si aggiungeranno, secondo lo schema di Montecitorio, i voti del gruppo finiano di Fli (10 senatori) e dell'Mpa: Pistorio, Oliva e Bulgaretta. Probabile anche il sì dall'ex presidente Pd della Vigilanza Riccardo Villari, ora nel gruppo Misto, e forse anche dell'ex Governatore sicialiano Totò Cuffaro che, con Adriana Poli Bortone (da lei è probabile il voto contrario alla fiduciafa) parte del gruppo Udc-Autonomie. Scontati, invece i no a Berlusconi da Pd, Idv e Udc. VOTO ATTESO FRA LE 18 E LE 19 - A Palazzo Madama il discorso programmatico alla base della fiducia che ricalcherà in gran parte quello di questa mattina alla Camera, è previsto intorno alle 9,30. Seguirà il dibattito. Che dovrebbe concludersi fra le 16 e le 16,30 quando Berlusconi riprenderà la parola per la sua replica destinata a concoludersi, con ogni probabilità con la richiesta della fiducia autorizzata oggi dal Consiglio dei Ministri. A seguire le dichiarazioni di voto finale, che precederanno l'ultimo atto della due giorni di verifica parlamentare sul Governo: il sì anche del Senato alla fiducia a Berlusconi, atteso fra le 18 e le 19.