"Sono frasi da terza media Lasciamoli stare i leghisti"
Se fosse per lui non risponderebbe. Lui, Gigi Proietti, farebbe finta di niente. Semplicemente. Per non dare soddisfazione ai leghisti che offendono i romani e per non far sprofondare il dibattito politico. Gigi Proietti, un simbolo della Capitale, amatissimo dai suoi concittadini e non solo, sta lavorando e non interrompe volentieri per parlare delle ennesime offese rivolte dalla Lega a Roma. Ma poi ride e un paio di «messaggi» li lancia. Non soltanto ai fedelissimi del Senatùr ma anche agli altri politici. L'idea di sprecare tempo resta: «Ma le pare che con tutto quello che ho da fare posso perdere tempo per rispondere a quello che dice Bossi?». Capisco, certo, ma non le dà fastidio che un ministro italiano usi questi toni contro i romani? E, peraltro, lo faccia in modo così frequente? «Certo che mi dà fastidio ma non possiamo andare dietro a queste stronzate, perché sono davvero stronzate». Stavolta il ministro Bossi ha detto «Sono porci questi romani». Ma almeno una volta al mese c'è qualche leghista che tuona contro la nostra città usando espressioni offensive... «Siamo tornati alle battute da terza media. Me le ricordo. Quello che ha detto Bossi si dice a quell'età. Purtroppo ormai la politica è decaduta talmente tanto da arrivare a espressioni del genere». E i romani cosa dovrebbero fare? Come dovrebbero rispondere? «Non dovremmo proprio rispondere. Il problema, invece, è che noi abbocchiamo, come al solito». Dovremmo fare finta di niente? «Ma sì, lasciamoli dire quello che vogliono. I leghisti hanno bisogno di avere dei nemici. Sono fatti così, è la loro politica, su ogni cosa vanno contro qualcuno, spesso contro Roma e i suoi cittadini». Ma secondo lei quelli che abitano al Nord credono veramente a quello che dicono Bossi e i suoi oppure giudicano cose del genere soltanto folklore? «Bè, questo sinceramente non lo so. Ma è evidente che Bossi e gli altri esponenti della Lega hanno bisogno di dire quelle cose quando parlano ai loro elettori». E va bene così? «No che non va bene. A giudicare da queste cose stiamo messi proprio male». Ma quando lei fa spettacoli al Nord si sente apprezzato o succede che la criticano perché è romano? «Faccio tante cose al Nord e non mi è mai successo niente. Va sempre bene e sono contento. Del resto la Lega non è tutto il Nord, semmai soltanto una piccola parte. Io mi trovo bene lì, la gente mi ha sempre mostrato affetto». Dunque la Lega fa soltanto scena... «È il suo modo di ottenere consensi. E non è strano con questo clima politico».