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I«falchi» finiani hanno addirittura parlato di un coinvolgimento dei servizi segreti. Fini nega questa versione: «La campagna si è avvalsa di illazioni, insinuazioni, calunnie propalate da giornali di centrodestra e alimentata da personaggi torbidi e squallidi. Non penso ai nostri servizi di intelligence, la cui lealtà istituzionale è fuori discussione, al pari della stima che nutro nei confronti del sottosegretario Letta e del prefetto De Gennaro». Quindi fa riferimento a «faccendieri professionisti».