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Le prime reazioni al videomessaggio

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Ignazio La Russa

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Fini parla. Quasi nove minuti di discorso e nessuna risposta sulla casa a Montecarlo. "Purtroppo da qualche tempo lo spettacolo offerto dalla politica è semplicemente deprimente". Inizia così il presidente della Camera e poi vira sulla questione più spinosa: la casa in Princesse Charlotte. "Da settimane - prosegue la terza carica dello Stato - non si parla dei tanti problemi degli italiani, ma quasi unicamente della furibonda lotta interna al centrodestra". IL MINISTRO DELLA DIFESA - «Ho ascoltato l'intervento di Fini, e i dubbi mi rimangono». Non ritiene credibile la promessa fatta dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, durante il suo messaggio di lasciare la carica nel caso in cui si scoprisse che la casa di Monaco fosse di proprietà di suo cognato, il ministro della Difesa Ignazio La Russa interventuo a margine della Festa del Pdl a Milano. "Io non gli ho mai chiesto prima - ha detto La Russa riferendosi alla dimissioni di Fini - e non considero le sue parole ne' un impegno ne' un diniego". La Russa ha commentato anche l'appello di Fini a moderare i toni per il bene del Paese. "Sono d'accordo con Fini - ha detto il ministro - certo che se non avesse condito il suo intervento con attacchi non velati e diretti al presidente del Consiglio, questo appello forse avrebbe avuto più significato. Cosi' e' difficile possa avere un seguito". LA POSIZIONE DEL LEADER DELL'IDV - "Per far finire questa manfrina Fini chieda a suo cognato chi è la persona fisica con cui ha trattato l'affitto dell'appartamento". Antonio Di Pietro, leader dell'Idv, commenta così le dichiarazioni del presidente della Camera sulla casa di Montecarlo. "E' inimmaginabile - ha aggiunto - che il signor Tulliani, da Roma, sapesse per grazia ricevuta che un signore, da Santa Lucia, stesse affittando quella casa. Lo ha saputo, evidentemente, a Roma, nel momento in cui è stata venduta quella casa. Peraltro - ha concluso Di Pietro - proprio oggi che terze persone stanno dicendo che sanno chi è il proprietario di questo appartamento, è ora che si sappia il nome e cognome del proprietario e quanto l'ha pagato. Chi ha una carica politica così importante - sottolinea ancora il presidente dell'Italia dei Valori - ha il dovere di dirlo lui come stanno le cose, non di aspettare che lo accerti la magistratura". Di Pietro rimarca che ci si trova di fronte "ad una squallida vicenda tra ricattatore e ricattati". "Riteniamo che il ricattatore sia messo in condizioni di non ricattare più, dopo i numerosi precedenti che hanno contraddistinto la sua azione. Mi riferisco al Governo Berlusconi. Ma Fini se non vuol fare la figura del ricattato, perchè solo questa è la figura che finirebbe per fare, ha il dovere la settimana prossima di sfiduciare Berlusconi. Altrimenti oltre ad essere ricattato, diventa anche complice morale del ricattatore".  

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