Il presidente della Camera: "La legge è uguale per tutti"
«C'è una discussione franca in corso, le carte sono in tavola, vedremo cosa sarà presentato». Così il presidente della Camera Gianfranco Fini ha parlato dell'iter del lodo Alfano costituzionale per la protezione del premier. Fini, intervenendo al "Festival del diritto" a Piacenza ha poi ribadito che «siamo d'accordo sul concetto di processo in tempi certi ma è evidente che questo deve valere da oggi per il domani, non può essere retroattivo. Ad un cittadino che aspetta giustizia da anni non gli si può dire che il suo processo è archiviato perchè dura da troppo tempo. Il Parlamento non deve cancellare i processi in corso e magari anche le colpe di qualcuno». «La legge è uguale per tutti, nessuno si deve chiamare fuori, questo vale chiaramente anche per il ceto politico. Non si deve avere l'impressione, non sempre sbagliata purtroppo, che si predichi e si razzoli male. Questo può piacere o non piacere - ha aggiunto il presidente della Camera - ma il tema non può essere eluso». «Qualche parlamentare che mi è vicino ha detto più volte che il presidente del Consiglio ha il diritto di governare e per questo si possono studiare accorgimenti che consentano questo diritto. Sono d'accordo, rimane il fatto che tutto questo non deve in nessun modo danneggiare qualche altro cittadino, neanche uno solo. Deve essere anche chiaro che si tratta di una sospensione, non un annullamento degli iter giudiziari. Si tratta di una parentesi, lo dico perchè non è sempre dato per scontato». OGNI GIORNO UN D-DAY - «La maledizione della politica italiana è che ogni giorno la si affronta come se fosse il D-day» con queste parole il presidente della Camera Gianfranco Fini, parlando al Festival del Diritto di Piacenza sul tema delle disuguaglianze ha invitato la politica ad affrontare dibattiti di natura più ampia. «In un'iniziativa come questa - ha aggiunto - si parla di grandi temi, come quello del rapporto fra uguaglianza, libertà e coesione sociale. Scommetto - ha osservato - che non ci sarà alcuna riga sui giornali, mentre se parlassi di tizio o di caio avrei molti titoli». SULLE RIFORME - «Le riforme non sono annunci, non si fanno dalla sera alla mattina». Con queste parole il presidente della Camera ha parlato delle riforme, in un passaggio del suo intervento dedicato a politiche di lungo respiro. «La difficoltà che ha la politica - ha spiegato - non solo in Italia è che spesso ha un respiro corto, guarda più al contingente che ad uno scenario di medio-lungo periodo. Questo avviene sia perchè giorno per giorno si è alle prese con mille problemi sia perchè si è più attenti ad incassare un consenso momentaneo. Questo determina spesso un deficit di politiche riformatrici».