"La casa di Montecarlo è di Tulliani"

Alla fine si scoprono le carte. E il giallo sulla proprietà della casa di Boulevard Princesse Charlotte 14 a Montecarlo, l'appartamento venduto da Alleanza Nazionale, sembra ormai risolto. Il beneficiario delle società Printemps ltd e Timara ltd non è altri che Giancarlo Tulliani. Il cognato del presidente della Camera Gianfranco Fini. L'affittuario, per caso, dell'appartamento monegasco. Lo scoop di Dagospia è confortato da documenti ufficiali del governo dell'Isola di Santa Lucia, sede legale delle due società immobiliari che hanno acquistato da An l'appartamento nel Principato. La data sui documenti è del 16 settembre scorso e la rivelazione invero arriva dal quotidiano El Nacional di Isola Santa Lucia, che pubblica i documenti del governo dell'isola caraibica. Si tratta della lettera con cui L. Rudolph Francis, ministro della Giustizia di Santa Lucia, comunica al capo del governo e ministro delle Finanze dell'isola caraibica che il beneficiario reale delle società Printemps ltd e Timara ltd altri non è che «Mr. Giancarlo Tulliani».   Nelle due pagine della lettera, con stemma e intestazione ufficiale, si legge tra l'altro: «Visti i doveri degli agenti registrati a Santa Lucia, una richiesta di informazioni è stata fatta ai loro corrispondenti, la Corpag Services Usa... Dai documenti dei corrispondenti è stato possibile accertare che il beneficiario possessore della compagnia è il signor Giancarlo Tulliani...». Alla luce di queste nuove prove, la posizione del presidente della Camera Gianfranco Fini diventa sempre più imbarazzante. La vendita della casa nel Principato di Monaco, donata al partito dalla contessa Anna Maria Colleoni, a meno del valore commerciale assume ora un'altra luce. Le giustificazioni in otto punti di Fini diventano così balbettii. Il primo a chiedere, però, chiarimenti è un transfugo di An. Francesco Storace affida a una nota richieste di chiarimenti. «Il presidente della Camera è in grado di imporre a Giancarlo Tulliani una rapida smentita della notizia diffusa da Dagospia sulla proprietà della società off-shore che hanno gestito l'affare di Montecarlo? - chiede il leader della Destra - Il silenzio ostinato fa male alle istituzioni oltre che a una comunità ferita».