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I finiani all'attacco dei tg di Mediaset: «Discriminati, ricorreremo all'Agcom»

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Primao poi questa polemica doveva arrivare. A parlare non sono esponenti di estrema sinistra ma i finiani che si sentono emarginati dai media, se non sotto tiro. Il gruppo alla Camera dei deputati di Futuro e Libertà ha annunciato che presenterà «un esposto all'Agenzia per le Comunicazioni per richiedere una verifica sulla violazione della normativa vigente in materia di pluralismo, correttezza e completezza dell'informazione da parte dei tg che vanno in onda sulle reti Mediaset». Chiamando in causa l'Agcom sciorinano i dati della discriminazione mediatica. Sottolineano che «nel mese in cui si consumava lo strappo tra il PdL e Futuro e Libertà, secondo i dati dell'Agcom, emerge che il tempo di parola concesso dal Tg5 agli esponenti di FLI è pari a 1 minuto e 52 secondi (1.86%) contro i 37 minuti e 32 secondi (37.79%) del PdL, i 10 minuti e 32 secondi (10.60%) della Lega Nord ed i 2 minuti e 28 secondi (2.48%) de La Destra di Storace». Durante il Tg4 gli esponenti di Futuro e Libertà, proseguono i finiani, «hanno avuto un tempo di parola pari a 34 secondi (0.44%) mentre il Pdl ha totalizzato ben 81 minuti e 55 secondi (64.41%). Per Studio Aperto il dato è ancora più allarmante: gli esponenti di Futuro e Libertà hanno ottenuto un tempo di parola pari a zero contro i 6 minuti e 17 secondi (44.56%) dedicati al PdL».

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