Convegni e mostre, via alla festa per la Capitale
.«Dedichiamo queste tre giornate di celebrazioni per i 140 anni di Roma Capitale al tenente Romani, un figlio della nostra città caduto in missione di pace». Non si tratta soltanto di celebrazioni rituali ma di riflessione e di spunto per guardare avanti con una consapevolezza definitiva su passato, presente e futuro. «L'identità romana è forte e da qui deve partire la consapevolezza dei valori, anche per mitigare i conflitti. Abbiamo sottolineato la figura di Pio IX - ricorda il sindaco - e il passaggio del Risorgimento che non è più una conquista piemontese ma di identità nazionale. La presenza del cardinal Bertone lunedì a Porta Pia è il modo migliore per sancire in maniera simbolica ed evidente il punto di sintesi tra le diverse culture e identità di Roma di cui quella cattolica è la più forte». Roma capitale nazionale e città universale. Un binomio ancora più forte il giorno dopo l'approvazione definitiva da parte del governo del primo decreto della riforma storica che riconosce a Roma, dopo 140 anni lo status di un ente speciale e più autonomo. Di nodi da sciogliere però ce ne sono già diversi. Tra i più complessi certamente quelli relativi al secondo decreto della riforma che dovrà stabilire poteri e funzioni al nuovo ente di Roma Capitale. Nuove competenze sulle quali Regione e Provincia hanno già posto, se non proprio un freno, delle importanti riserve. «In un momento di lacerazioni e conflittualità politiche siamo riusciti ad approvare il primo decreto per Roma Capitale all'unanimità - ricorda Alemanno -. Se siamo bravi a confrontarci sia dal punto di vista politico che istituzionale ci sarà un vantaggio per tutti gli enti e nessuno perderà. Quando c'è un cambiamento o una trasformazione c'è sempre anche una difficoltà di metabolizzarli e alcuni dubbi sono comprensibili. Tuttavia, se Roma Capitale cresce, crescerà anche la Regione Lazio che avrà una forza superiore se lavoriamo bene. Questi decreti non servono soltanto a far funzionare meglio Roma ma anche a rafforzarne il ruolo internazionale». Una parola poi anche per il presidente della Provincia di Roma. «La grande attenzione del presidente Zingaretti verso l'area metropolitana - sottolinea il primo cittadino - è un segnale che comunque la riforma non solo è necessaria ma va fatta. E nessuno ci perderà, anzi sarà un vantaggio per tutti».