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Partito della Sicilia, tensioni nel Pdl Oggi Berlusconi interviene a Taormina

Giancarlo Miccichè

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{{IMG_SX}}Pollice verso del capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto all'iniziativa di Gianfranco Miccichè, che ha annunciato la fondazione di un nuovo partito in Sicilia. «Non credo sia il momento di iniziative locali», ha detto. Miccichè ha precisato che il nuovo partito riguarda la Sicilia e la sua collocazione nel Pdl in Parlamento non è in discussione. Il sottosegretario vedrà nel pomeriggio Berlusconi, a Taormina per il congresso de La Destra. MICCICHE' CHIARISCE - «In Sicilia nascerà il Partito del Popolo Siciliano, a Roma col Pdl». Lo dice il sottosegretario alla Presidenza Gianfranco Miccichè che sul suo blog chiarisce alcuni passaggi dell'intervista pubblicata oggi dal Corriere della sera. «È arrivato il momento di rendere concreto il nostro lavoro degli ultimi due anni. Abbiamo il dovere - sostiene Miccichè - di fare qualcosa per la nostra Sicilia e per tutto il Sud Italia. L'intervista al Corriere, pur essendo corretta, mette insieme due frasi, entrambe vere, ma non una conseguenza dell'altra: lascio il PdL per dedicarmi interamente alla Sicilia e al Sud e non perchè il partito è in mano al ministro La Russa». «Non chiederò a nessuno di uscire dai gruppi del Pdl di Camera e Senato - spiega Miccichè - Berlusconi non ha assolutamente nulla di cui trattare con me, non ha neanche bisogno di chiedermelo, perchè sa che la mia posizione è del tutto diversa da quella di chi ha fatto altre scelte, sa che sono più berlusconiano di lui. In Parlamento noi siamo nel Pdl e ci restiamo. In Sicilia facciamo il "Partito del popolo siciliano", perchè convinti che sia la strada giusta per quella rivoluzione siciliana che non si è ancora compiuta, anzi non è nemmeno cominciata». «Facciamo il partito solo nell'interesse del popolo siciliano» il sottosegretario con delega al Cipe.   IL MINISTRO MATTEOLI - Il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, sta cercando di capire quali saranno le prossime mosse di Gianfranco Miccichè che ha annunciato di lasciare il Pdl e fondare un nuovo partito. «Ho parlato con Miccichè stamattina per cercare di capire cosa intende fare - ha detto Matteoli -. Miccichè, in questa sua proposta che farà agli elettori siciliani, non mette in dubbio la sua collocazione con Berlusconi e nel centrodestra. Io auspico - ha aggiunto - che, ovviamente, questo non accada; però anche da questo punto di vista non c'è una spaccatura perchè si condivide programma e leadership di Berlusconi».   LA RUSSA - Ignazio La Russa, per il momento, non vuole commentare le dichiarazioni del sottosegretario Gianfranco Miccichè, che in un'intervista al Corriere della Sera ha annunciato di voler fondare un nuovo partito, pur rimanendo fedele al governo, anche in contrapposizione con il Ministro della Difesa. Il Coordinatore nazionale del Pdl, secondo quanto trapela dal suo entourage, per ora non vuole reagire all'attacco di Miccichè, anche per rispetto al lutto del militare italiano ucciso ieri in Afghanistan. Fonti a lui vicine, tuttavia, ci tengono a sottolineare che il Ministro della Difesa ha ricevuto diverse telefonate di «solidarietà » a cominciare dal premier, Silvio Berlusconi, dal presidente del Senato, Renato Schifani, dal ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini e, tra gli altri, da ex di An, come Maurizio Gasparri.   LA POSIZIONE DI ALEMANNO - Non c'è veramente alcun motivo per far nascere uno spezzone del Pdl al sud e mi auguro che gli interventi di Berlusconi e di Letta su Miccichè risolvano la questione». Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, in merito alla scelta di Gianfranco Miccichè di staccarsi dal Pdl che «deve essere un partito nazionale che metta insieme le ragioni del nord e del sud oltre ovviamente a quelle di Roma».

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