Dalla coltellata a Paolo VI al proiettile di Alì Agca

Il tentato attentato sventato ieri a Londra contro Papa Benedetto XVI non è il primo caso del genere nella storia dei pontefici. Certamente negli ultimi trent'anni il caso più eclatante ancora negli occhi di molti è l'attentato in Piazza San Pietro ai danni di Giovanni Paolo II, avvenuto il 13 maggio 1981, L'attentatore turco, Mehmet Alì Agca è tornato libero il 18 gennaio del 2010. Dopo 29 anni trascorsi in carcere, l'oggi 52enne Agca consegno un alettera ai giornalisti perché di vulgassero il suo messaggio al mondo. Tra l'altro scriveva: «Io proclamo la fine del mondo, avverrà in questo secolo», definendosi «il Cristo incarnato e reincarnato». Ecco un breve riepilogo degli episodi più significativi nella storia recente di attentati ai papi. 28 novembre 1970 All'aeroporto di Manila, il pittore boliviano Benjamin Mendoza colpisce con un coltello Paolo VI, appena atterrato nella capitale delle Filippine. Il pontefice rimane solo leggermente ferito grazie al provvidenziale intervento del segretario personale, mons. Macchi (secondo altre fonti fu Paul Marcinkus a deviare il colpo dello squilibrato). 16 febbraio 1981 All'ingresso dello stadio di Karachi, in Pakistan, un uomo muore per l'esplosione di una bomba a mano che voleva lanciare contro Giovanni Paolo II, arrivato poco prima nel Paese, prima tappa di un viaggio in Estremo Oriente. 13 maggio 1981 In Piazza San Pietro, il turco Mehmet Alì Agca spara e ferisce gravemente Giovanni Paolo II mentre il pontefice saluta la folla prima dell'inizio di un'udienza generale. Il papa venne operato all'intestino e a una mano. 12 maggio 1982 A Fatima, in Portogallo, mentre Giovanni Paolo II sta terminando una processione sul sagrato del santuario, dove si era recato per ringraziare la Madonna di essere scampato un anno prima alla morte, il sacerdote ultraconservatore spagnolo Josè Rodriguez Krohn gridando «Abbasso il papa, muoia il Vaticano II», aggredisce il pontefice con una baionetta che teneva nascosta sotto la tonaca, ma non riesce a colpirlo. 3 maggio 1984 A Seul, mentre su una vettura scoperta Giovanni Paolo II si reca ad un incontro pubblico, un giovane universitario rompe i cordoni di polizia e gli punta contro una pistola che si rivelerà essere di plastica. Arrestato, dichiara di aver voluto fare uno scherzo. 25 novembre 1986 A Brisbane (Australia) un giovane di 24 anni, deciso ad uccidere il papa «perchè ha troppo denaro» come confesserà poi, viene arrestato dalla polizia che lo trova con cinque bombe incendiarie, poco prima dell'arrivo di Giovanni Paolo II. 24 dicembre 2009 Susanna Maiolo, una italo-svizzera di 25 anni, scavalca una transenna e si lancia su Benedetto XVI, riuscendo a farlo cadere mentre il Papa si accinge a celebrare la messa di Natale. Nel parapiglia rimane ferito l'anziano cardinale Roger Etchegaray, che riporterà la frattura del femore. La donna aveva già tentato l'anno prima di avvicinare il pontefice.