Le gite di "piacere" di Lamorte
Hanno fatto passare soltanto 24 ore prima di convocare a piazzale Clodio altri due personaggi che potrebbero aiutare la Procura a chiarire la vicenda della casa ex An di Montecarlo. Ieri i pm romani hanno infatti convocato l'onorevole Donato Lamorte e la segretaria particolare di Gianfranco Fini, Rita Marino, nel palazzo di Giustizia per ascoltarli sulla compravendita della casa che è stata di proprietà di Alleanza Nazionale. Il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani, che indaga per truffa aggravata, ha convocato l'ex capo segreteria di An per avere spiegazioni sul «sopralluogo» che avrebbe fatto insieme con Marino a Montecarlo prima della vendita dell'appartamento dove viveva il «cognato» di Gianfranco Fini, Giancarlo Tulliani. L'onorevole, una volta davanti al magistrato, ha ricostruito quel viaggio nel Principato. Avrebbe detto al procuratore aggiunto che quello di Montecarlo non è stato altro che uno dei tanti viaggi che ha fatto insieme ad altre persone. E ancora. L'onorevole ha infatti sottolineato che spesso parte con gli amici e che quando si muovono sono spesso otto dieci-persone. Insomma, l'ex capo segreteria avrebbe affermato che spesso partiva per l'estero e che anche in quell'occasione si è trattato di un viaggio di piacere e non di lavoro: non doveva dunque andare nel Principato per «esaminare» l'appartamento dove ha vissuto in affitto Giancarlo Tulliani. «Ormai questa casa è diventata una telenovela», sbottò Rita Marino il 5 agosto. La storica segretaria personale di Gianfranco Fini e membro del comitato di gestione dell'ex partito di An, qualche anno fa, andò a visitare, insieme a Donato Lamorte, l'appartamento di Boulevard Princesse Charlotte numero 14, a Montecarlo, dove abitava Tulliani. «Ricordo che entrando in quella casa ci dicemmo subito che sarebbe stato più conveniente venderla che ristrutturarla. Era ridotta malissimo», avrebbe detto un mese fa. I magistrati romani hanno quindi deciso di convocarla a piazzale Clodio. E non solo per capire in che condizioni fosse la «casetta» della contessa Anna Maria Colleoni. I due sono stati ascoltati in procura a distanza di alcune ore l'uno dall'altra, probabilmente per permettere agli inquirenti di esaminare tutte le dichiarazioni del testimone prima di ascoltare il secondo teste convocato in procura. Appena due giorni fa, è durata invece due ore in procura l'audizione di Francesco Pontone, senatore di Futuro e Libertà ed ex tesoriere di Alleanza nazionale. Il parlamentare martedì ha ricostruito le varie fasi che hanno portato alla vendita dell'immobile alla società offshore «Printemps Ltd»: l'atto di cessione avvenne l'11 luglio 2008, l'appartamento sarebbe stato venduto per 300 mila euro. Il parlamentare avrebbe anche ribadito che la vendita dell'appartamento è stata una decisione presa «dal partito». Pontone avrebbe dunque semplicemente eseguito gli «ordini». Ma non solo. Al centro dell'interrogatorio, soprattutto il prezzo di vendita della casa in Boulevard Princesse Charlotte. Sì, perché i pm, che indagano per truffa aggravata, vogliono capire se siano stati commessi o meno illeciti penali nella compravendita dell'appartamento che ha costretto Giancarlo Tulliani a lasciare (per ora) Montecarlo.