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E l'Aula torna a brillare

I lavori nell'Aula consiliare capitolina durati solo 4 mesi

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La forma ricorda la scalinata del palazzo Senatorio e la fontana quasi ad «abbracciare» la piazza disegnata da Michelangelo. Decine gli operai a lavoro per completare la ristrutturazione più importante e imponente degli ultimi decenni. È l'aula Giulio Cesare, centro della vita politica capitolina che lunedì sarà protagonista della visita ufficiale del Capo dello Stato per celebrare i 140 anni dall'Unità d'Italia. Una ristrutturazione completa, costata 2,5 milioni di euro, ed eseguita in tempi record: 4 mesi. Gli scranni riservati ai consiglieri e ai presidenti dei 19 Municipi, nonché al sindaco e alla giunta sono 84. Le postazioni dei consiglieri sono le più tecnologiche d'Italia: microfono a scomparsa, scrittoio ribaltabile con computer incorporato, pannello touch screen per le votazioni. Non solo. La «nuova» aula Giulio Cesare ospiterà una rinnovata sala stampa con otto postazioni attrezzate, che verrà intitolata a Oriana Fallaci e una sala interviste, dedicata alla collega scomparsa Cinthya D'Ulizia. La bouvette, dislocata a ridosso di un cortiletto interno, ospiterà anche dei punti di appoggio e uno spazio aperto per i fumatori. Tra le novità più importanti, l'installazione di un piccolo ascensore per i disabili. Soddisfatto il presidente del Consiglio, Marco Pomarici che ha seguito i lavori dell'aula giorno per giorno. «Si è trattato di un restauro importante eseguito nel rispetto della storia del luogo e pensato nei minimi dettagli, dai gradini in cristallo alla balaustra che protegge l'antico mosaico. Un'occasione resa ancora più prestigiosa dalle celebrazioni per Roma Capitale». E, sulla riduzione dei consiglieri da 60 a 48 stabilita dal primo decreto della riforma, Pomarici non ha dubbi: «Ci batteremo per mantenere 60 consiglieri e non per l'attaccamento alla poltrona ma non si può pensare di amministrare un territorio così ampio e complesso come quello di Roma con un numero così esiguo di rappresentanti».

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