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Alemanno: mille nomadi in meno in dieci campi attrezzati

Il sindaco di Roma Gianni Alemanno

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A Roma ci sono più di settemila nomadi in 209 campi, compresi i microinsediamenti. La road map del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, porterà a seimila il numero di rom nella Capitale. È il tetto massimo che può sopportare la città. Per centrare l'obiettivo entro il 2011 l'amministrazione ha assicurato: saranno smantellati tre o quattro campi a settimana. Ma dove finiranno tutti i nomadi? In dieci campi autorizzati, più due strutture di accoglienza temporanea. Oggi esistono già sette strutture attrezzate. Una di queste, La Barbuta, è in fase di ampliamento e arriverà a ospitare seicento persone. Mentre altre due strutture saranno completamente nuove, realizzate su terreni di privati e individuate attraverso un bando di gara, che si è già chiuso, del prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro (commissario straordinario del governo che sta seguendo con massima attenzione il Piano Nomadi). La prefettura a breve annuncerà dove saranno dislocate le due aree. Secondo alcune indiscrezioni potrebbero occupare aree del XVI e XIX Municipio. Tornando allo smantellamento dei campi, infine, il piano prevede anche l'eliminazione di alcuni dei più importanti insediamenti tollarati dal Comune: Baiardo, Tor de' Cenci, Tor di Quinto, Foro Italico, Arco di Travertino, Ortolani, Monachina, Salvati 1 e 2, Spellanzon e Settechiese.  

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