Pontone dai pm si difende da solo
Speravano di ricevere le carte monegasche entro ieri, cioè prima di ascoltare il senatore Francesco Pontone. Ma nulla da fare. Da Montecarlo non è arrivato niente. Un ritardo che però non farà cambiare il programma dei magistrati romani che indagano sulla vicenda della casa ex An nel Principato. Oggi pomeriggio, infatti, ascolteranno comunque il parlamentare, ex tesoriere di Alleanza Nazionale, colui che, secondo la procura di Roma, su autorizzazione del presidente del Partito, attuale presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha curato a luglio del 2008 le procedure per la vendita dell'abitazione per 300 mila euro, frutto del lascito della contessa Anna Maria Colleoni. Da Montecarlo dunque ancora nessuna risposta dopo la richiesta di rogatoria per acquisire la documentazione necessaria per ricostruire, tra l'altro, come sia arrivato ad avere in affitto il «cognato» di Fini, Giancarlo Tulliani, l'appartamento di Boulevard Princesse Charlotte. Nel mirino della procura di Roma ci sono anche le varie società off-shore, una di queste con sede ai Caraibi, che sarebbero state costituire, secondo i pm, proprio per rendere di difficile la ricostruzione dei passaggi di denaro in seguito alla vendita dell'abitazione. Il senatore Pontone, comunque, oggi arriverà a piazzale Clodio soltanto in compagnia del figlio Michele, avvocato, e quindi senza nessun rappresentante del partito: non ci sarà infatti l'avvocato del presidente della Camera Giulia Bongiorno, e neanche dal legale del Partito Giuseppe Valentino. Davanti ai magistrati romani il parlamentare non deposietà alcun documento e risponderà a tutte le domande degli inquirenti sulla vicenda della casa di Montecarlo. L'inchiesta, che ipotizza contro ignoti il reato di truffa aggravata, è stata aperta dopo la denuncia presentata da due esponenti de La Destra di Francesco Storace. Dopo questa audizione probabilmente i magistrati romani sentiranno anche altre persone che, a vario titolo, hanno avuto a che fare con quella casa e che potrebbero fornire elementi utili: tra questi, anche l'ex tesoriere Donato Lamorte. Giancarlo Tulliani, invece, ultimo inquilino a occupare la casa monegasca, sarà convocato solamente se la documentazione che arriverà da Montecarlo non sarà sufficiente per chiarire la vicenda. Prima però i pm preferiscono acquisire anche l'atto di affitto dalla società Timara Ltd e il relativo importo.