Martino al Riesame: scarceratemi

Nell'attodegli avvocati Giuseppe De Angelis e Simon Pietro Ciotti, si legge: «Il gip stigmatizza il parere favorevole dei pm alla sostituzione della misura della custodia cautelare in carcere, infondato a fronte della natura e della ramificazione di tali fatti delittuosi in contestazione, in quanto Martino appare inserito organicamente in una "societas sceleris" con un ruolo rilevante e non puramente accessorio. L'argomento appare irrilevante rispetto alla richiesta dei difensori e al parere favorevole dei pm; è del tutto evidente che una cosa è la gravità degli indizi rispetto all'ipotesi di reato (associazione per delinquere finalizzata alla violazione della legge Anselmi sulle società segrete, ndr), altro l'esigenza cautelare; a questa stregua, si rischia di confondere pena e cautela processuale».