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«In questa situazione, pensare di surrogare e sostituire Berlusconi e il Pdl è il sogno di una notte di mezza estate e di chi si è inventato che il Pdl è finito.

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Loafferma Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Popolo delle Libertà alla Camera. «La riproposizione di questo schemino - prosegue Cicchitto - ci sembra un esercizio sterile sia che si parli di terzo polo sia che si parli di polo di centrodestra-bis. Tutte esercitazioni da pastone giornalistico, ma molto lontane dalla realtà del Paese. Piuttosto, invece, rispetto all'Udc, il Pdl deve evitare inutili polemiche, ma a sua volta Casini deve fare i conti con il fatto che con questa sinistra non riuscirà a combinare nulla». «Anche per ciò che sta avvenendo a sinistra - aggiunge il leader dei deputati berlusconiani - dove un Partito Democratico allo sbando non riesce a fare a meno di un'Italia dei Valori che tiene un linguaggio da guerra civile e che cerca anche l'alleanza dei partiti dell'estrema sinistra, contigui ai centri sociali, il bipolarismo è ineliminabile (la cosa può dispiacere a Bersani per ovvie ragioni) ma Berlusconi e il Pdl hanno un ruolo centrale». Intanto, il senatore centrista totò Cuffaro fa sapere: «Ribadisco per l'ennesima volta la mia scelta di fare non uno ma tre passi indietro rispetto alle questioni della politica, in ossequio alla decisione assunta a causa della dolorosa giudiziaria che interessa la mia persona e per una forma di rispetto dei confronti della magistratura. Smentisco quindi di essere l'ispiratore di eventuali strategie o di linee politiche in un senso o in un altro».

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