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Le fondazioni berlusconiane snobbano Fli

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«Noisiamo seri ed è per questo nei siti delle fondazioni o delle associazioni nate all'interno del Pdl non si trovano né riferimenti né tantomeno commenti alle frasi che Fini ha pronunciato domenica scorsa a Mirabello». Il ministro della Difesa, Ignazio la Russa che ha appena fuso la sua associazione con quella del presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri, formando l'Italia Protagonista, spiega in questo modo il silenzio in cui si sono chiuse le pagine web delle venti organizzazioni fedelissime del premier. E così basta fare una rapida ricerca internet per vedere che la linea sembra essere stata condivisa un po' da tutti: Liberamente, associazione della quale fanno parte i ministri Frattini, Gelmini, Prestigiacomo e Carfagna è stato aggiornato l'ultima volta il 18 agosto scorso con la pubblicazione di un'intervista rilasciata dalla Gelmini al Corriere della Sera. Dichiarazioni che, benché rilasciate venti giorni fa, conservano ancora una buona dose di attualità: «Fini sa come sono andate le cose, la scelta sulle dimissioni spetta a lui. Ma nella decisione, io mi aspetterei che il presidente della Camera dimostri nei propri confronti lo stesso rigore che ha dimostrato nei confronti di altri esponenti politici». Un chiaro avvertimento che sottolinea come i rapporti tra berlusconiani e il presidente della Camera siano ormai irrimediabilmente compromessi. Ma non solo le fondazioni dei ministri evitano di dare spazio alla vicenda sui propri siti web, anche le organizzazioni degli altri esponenti del partito tacciono sull'argomento: è il sottosegretario Mario Mantovani per esempio a sottrarre alla polemica Votati per la libertà spiegando che il suo gruppo è «formato strettamente da amministratori locali che lasciano gestire le questioni di politica nazionale ai vertici del partito». Anche il Club della Libertà del presidente della commisione Trasporti della Camera Mario Valducci non dedica spazio alla vicenda anche se è lo stesso deputato a spiegare: «Fini a Mirabello ha fatto un discorso da opposizione. Ora valuteremo cosa fare. Intanto siamo impegnati a lanciare il lavoro dei Difensori della Libertà per rendere sempre più capillare il Pdl nel territorio. Purtroppo, nonostante Berlusconi stia tentando in tutti i modi di portare avanti questa legislatura, sembra imminente il ritorno alle elezioni». Ma anche gli ex An come il deputato Amedeo Laboccetta, un tempo fedelissimo di Fini ha abbandonato il presidente della Camera annunciando che offrirà la presidenza della sua Fondazione Polo Sud, dopo essersi unita con i Cristiano Riformisti di Antonio Mazzocchi, a Silvio Berlusconi. Se da una parte però i fedelissimi del premier evitano di acuire le polemiche, i finiani si sfogano sulle pagine web delle loro fondazioni. E così basta leggere la home page di FareFuturo (presidente è lo stesso Fini) per leggere articoli a sostegno della svolta di Mirabello. Per non parlare poi di Generazione Italia (coordinatore è il capogruppo alla Camera di Fli Italo Bocchino) che apre il proprio sito internet con un focus sul discorso di Fini a Mirabello. Un sondaggio fatto dall'istituto Crespi. Esito? Il 76% lo ha giudicato positivo. Una buona notizia per i finiani. Una di quelle che bisogna pubblicare per forza.

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