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Berlusconi: sostegno o elezioni Processo breve non tra i 5 punti

Il premier Silvio Berlusconi

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"Ci lasciamo alle spalle un'estate riempita di chiacchiere inutili, stravaganti, deprimenti, un'estate di troppa politica politicante e lontana dalle iniziative concrete: insomma quel vecchio mai tramontato teatrino della politica che ha ormai disgustato tutti gli italiani". Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi tira le somme della calda estate della politica nell'ormai consueto messaggio ai Promotori della libertà e si prepara a un autunno che non si preannuncia meno complicato. "È stato davvero un agosto politicamente folle, occupato da diatribe che nulla hanno a che fare con il concreto operare del governo. Comunque - puntualizza - il presidente del Consiglio e il governo hanno pensato soltanto a lavorare. Mentre gli altri erano indaffarati nelle chiacchiere, noi ci siamo impegnati, lavorando anche in agosto, per sostenere la ripresa dell'economia e rimettere in moto lo sviluppo del nostro Paese, dopo averne consolidato i conti pubblici grazie alla politica del rigore". VOGLIONO SOVVERTIRE IL RISULTATO DELLE URNE - Il premier, in attesa delle parole di Gianfranco Fini alla festa di Futuro e libertà a Mirabello, chiarisce che "se venisse meno il sostegno della maggioranza si andrebbe al voto". "Il sostegno della maggioranza è stato fondamentale" per "l'azione di governo", ha spiegato Berlusconi nel videomessaggio, "solo grazie a questo sostegno infatti, abbiamo già potuto realizzare una parte consistente del programma proposto agli italiani e consacrato dalla maggioranza degli elettori". Ora, ha aggiunto, "sarebbe imperdonabile che per puri interessi personali e di parte questo sostegno venisse meno tradendo il mandato e la fiducia degli elettori. Se proprio dovesse succedere torneremo dagli elettori che sapranno bene a chi dare il loro voto". Elezioni che, se si dovesse arrivare al voto, si svolgerebbero con una legge elettorale "super criticata dalla sinistra", ma che  certo non si può dire che non rispetti il principio basilare della democrazia liberale: e cioè che il popolo sia sovrano", afferma ancora il Cavaliere. "In Italia infatti - spiega Berlusconi - grazie a questa legge, è finalmente il popolo che con il suo voto al contrario di quanto succedeva prima, decide chi sarà il presidente del Consiglio, quali saranno le alleanze di governo e quale sarà il programma che il governo e la maggioranza parlamentare si impegnano a realizzare. A questo principio sacrosanto, l'opposizione di sinistra, prigioniera del passato, continua a preferire i vecchi giochi di Palazzo. L'obiettivo fin troppo scoperto è quello di sovvertire il verdetto elettorale e di portare al governo loro stessi, cioè chi ha perso le elezioni". Tra le "ossessioni" della sinistra, infatti,  c'è "quella di cambiare una legge elettorale che invece funziona benissimo, e che ha dimostrato di consentire la governabilità del Paese". Berlusconi chiama poi a raccolta i Promotori della libertà contro "la sinistra e alcuni magistrati simpatizzanti stanno tentato di rovesciare il risultato delle ultime elezioni". Nel messaggio si rivolge così ai militanti: "Voi, nei contatti con gli altri, dovete denunciare ai nostri elettori, ai nostri simpatizzanti proprio questo continuo tentativo eversivo, neanche troppo nascosto anzi ormai scoperto, di ribaltare i risultati elettorali, di ribaltare la democrazia con il soccorso di alcuni magistrati di sinistra".   PROCESSO BREVE NON TRA I 5 PUNTI - Sulla mozione in cinque punti su cui il governo chiederà la fiducia in Parlamento a breve, il premier chiarisce che "non dovrebbe esserci alcun riferimento a questo cosidetto processo breve". "Per favore, la piantassero - avverte -  di fare tanto baccano e pensassero piuttosto al loro vuoto di idee, di programmi e di leader". Insieme a sicurezza, sud, fisco e federalismo, la mozione sulla giustizia non conterrà riferimenti al processo breve "che dovrebbe invece essere finalmente un processo per tutti di ragionevole durata e cioè di una durata massima di sei anni e mezzo, molto di più di quel che durano i processi nelle vere democrazie", ammonisce il Cavaliere. "Ma siccome quando si tratta di giustizia e di processi - prosegue - non c'è una norma che non tocchi, non riguardi uno dei tanti processi o meglio delle tante aggressioni che mi sono state rivolte in questi anni per tentare di sovvertire il voto degli italiani, anche se questa norma è giusta ed anzi assolutamente doverosa , la sinistra e i suoi giornali la fanno diventare uno scandalo e la mettono al centro di una campagna ancora e sempre contro di me".

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