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Casini apre a Rutelli: con lui grandi condivisioni

PierFerdinando Casini

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Tutti insieme appassionatamente? Ancora no, ma non si sa mai. Continuano a rincorrersi le ipotesi sul Terzo Polo. I sondaggi scoprono che, se si votasse oggi, i «centristi» potrebbero contare sul 20-22% dei voti degli italiani. E nonostante Pier Ferdinando Casini abbia ritirato un mezzo remo in barca assicurando che l'Udc oggi correrebbe da solo, non sono mancate neanche ieri le convinte manifestazioni di stima tra l'ex presidente della camera e il leader di Alleanza per l'Italia Francesco Rutelli. La cornice per le prove del Partito Unico dei moderati è stato di nuovo il borgo antico di Labro, Rieti. L'evento era la giornata di inaugurazione della Festa nazionale di Api, il nuovo partito fondato da Rutelli insieme a Bruno Tabacci e ad altri ex Pd e Udc. Ospite d'onore proprio Casini, che non ha nascosto il «feeling» che lo lega a Rutelli.   «Con Alleanza per l'Italia c'è una grande condivisione», ha detto. «È difficile trovare motivi di dissenso, che pure in una famiglia ci possono essere. Ma questo è un percorso che condivido». Il leader Udc però ha precisato subito dopo che «se si votasse oggi sarei per andare da solo, incurante di quello che può essere la legge elettorale». Insomma, un conto è l'empatia politica, altro conto è un'alleanza. «Il medico non ci ha ordinato di fare il terzo polo - ha sottolineato con una battuta - oggi non ci sono le condizioni. Se si votasse tra due mesi noi non dobbiamo avere paura di testimoniare un'idea scomoda». Perché «un'alleanza politica si salda sui principi, non è solo trovare un nome per vincere», ha concluso. Parole simili quelle su Gianfranco Fini, che sarà ospite sabato («ma solo per un saluto», hanno precisato gli organizzatori) proprio della festa di Api. «Fini è nel Pdl. Aspettiamo di sentire quello che dirà a Mirabello», ha detto Casini, rispondendo a chi gli chiedeva se quello per l'ex numero uno di An fosse un sentimento simile a quello per Rutelli. Intanto però un nuovo sondaggio della Ipr Marketing diffuso ieri tra i partecipanti all'evento sottolinea che un terzo polo che passi da Pier Ferdinando Casini e Gianfranco Fini fino a Francesco Rutelli e Luca Cordero di Montezemolo avrebbe un peso del 20-22%, dato identico a quello di fine luglio. Secondo il sondaggio, l'unica variazione nei dati relativi è legata ai voti che porterebbe Gianfranco Fini, a luglio arrivato al 7-8% ed oggi sceso al 6-7%. Insomma, numeri di un certo peso, anche perché i due grandi partiti stanno perdendo progressivamente consenso.   Se nel 2008 Pd e Pdl arrivavano al 70% e nel 2009 al 60, oggi si fermerebbero al 55%. Casini ha avuto modo anche di commentare la crisi politica interna al Pdl: «La riconciliazione è difficile», ha detto, riferendosi allo scontro tra Berlusconi e i finiani. «Berlusconi - ha aggiunto Casini - ha sempre detto in pubblico e in privato che serve un governo di unità nazionale». Ma «il problema non è aggiungere un posto a tavola per Udc. E' meschino e umiliante dire che facciamo i tappabuchi perché si libera il posto di Fini».

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