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La Disneyland di Gianfranco con maghi, miss e lotterie

Gianfranco Fini con un Pulcinella in una foto del 2007

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«L'Italia è diventata la Disneyland di Gheddafi, il parco giochi delle sue vanità senili», tuonavano gli snob di Farefuturo qualche giorno fa. Forse per invidia. Perché anche i finiani hanno sudato sette camicie per montare su lo show «musica, ricchi premi e cotillons» per il loro capo. Ma il risultato è una via di mezzo fra una festa dell'Unità, Miss Padania e la sagra dello gnocco fritto. Ci mancano solo la ruota panoramica, le mele caramellate, Topolino, Biancaneve e i sette nani. Date un occhio al programma, e se vi siete persi l'ultima tombolata o avete nostalgia dell'Alligalli e dei «trenini» brasiliani, accorrete numerosi perché la kermesse è già partita martedì pomeriggio. Chi ha marinato i due soporiferi comizi su «Giustizia e legalità per l'Italia» e «Quale immigrazione e integrazione per l'Italia» si è scatenato sulle note dell'orchestra Mister Domenico. Ieri, invece, i compagni finiani hanno fatto i seri ascoltando le teorie dell'onorevole Luca Bellotti e della collega Giusy Servodio (lei compagna per davvero visto che è in quota al Pd) sul tema «Agricoltura e innovazione per l'Italia» per poi passare alla lezione su «Attività produttive, politica fiscale per l'Italia» dei senatori Menardi e Germontani accompagnati dall'onorevole Enzo Raisi.   Il meglio è però arrivato alle 21.30 con la musica di Benny e Vivetta. Perché alla festa dell'Unità, pardon del Tricolore, di Mirabello bisogna far divertire il popolo di Gianfranco che parlerà solo domenica sera. Gli organizzatori (Luca Bellotti, deputato di Fli, lo storico patron della manifestazione Vittorio Lodi e Nicola Pagano, responsabile nazionale dei circoli di Generazione Italia), mica gli snob di Farefuturo, hanno pensato proprio a tutto. Hanno pure noleggiato tre piccoli aerei che, sorvolando la Riviera romagnola, ricordavano con uno striscione l'appuntamento di domenica con Fini. E poi ci sono le cucine da campo che ogni sera servono al vorace popolo tricolore i cappelletti, la salama da sugo e i ravioli alla zucca. Con le pance piene stasera si può assistere anche all'incontro di pugilato fra la Pugilistica Padana di Ferrara e la temutissima Boxing Croazia. Chi non si riprende dalle emozioni sul ring domani non potrà essere in prima fila per scoprire le proposte legislative del partito sul mondo delle professioni nonché la strategia su «Europa e coesione nazionale per l'Italia». Imperdibile, invece, l'elezione di Miss Festa Tricolore alle 21.30. Nel week-end sale il livello dei dibattiti, degno preludio all'attesissimo discorso del capo. Sabato, ore 17.30, a cura del Forum delle Idee, c'è la presentazione del Manifesto politico-culturale «Patriottismo repubblicano per un'Italia plurale e federale». Intervengono nientemeno che Fabio Granata e il rampantissimo direttore di Ffwebmagazine, Filippo Rossi. Seguono a ruota i colonnelli al gran completo: «Il superamento delle ideologie per l'Italia» verrà spiegato da Benedetto Della Vedova, Chiara Moroni e Flavia Perina, tutti moderati dall'anchorwoman di Telestense Flavia Bighinati. Sul «Futuro e libertà per l'Italia» la platea verrà invece illuminata dal ministro Andrea Ronchi, dal viceministro Adolfo Urso, dal sottosegretario Roberto Menia, con il sostegno del capogruppo alla Camera di Fli Italo Bocchino. Chi resiste può finalmente zampettare con il ballo del mattone suonato dall'orchestra Bagutti e digerire i cappelletti. Ma il clou della Disneyland di Mirabello è fissato per domenica: si parte la mattina con l'incontro con gli amministratori locali di «Futuro e Libertà per l'Italia» mentre nel pomeriggio il popolo finiano può confrontarsi con la Generazione Giovani.   Alle 19 tutti zitti. Parla lui, Gianfranco. Il presidente della Camera sarà in piedi sul palco e, dietro, su due file di poltroncine azzurre, tutti i parlamentari di Futuro e Libertà. Verrà addirittura sistemato un maxischermo nella vicina piazza della chiesa. Sventoleranno le bandiere tricolori (al posto di quelle del Pdl che campeggiavano l'anno scorso) e ovunque trionferà la scritta «Futuro e Libertà per l'Italia» (al posto del simbolo del partito di Berlusconi e del suo nome, spariti anche dal fondale della sala dibattiti). E poi, il gran finale. La musica di Lello Lelli e Tatiana e l'illusionismo del Mago Kabul. Venghino siore e siori, la Disneyland finiana, il parco giochi delle vanità senili di Gianfranco, vi aspetta.  

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