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"Serve più equilibrio nell'azione di governo"

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I pontieri sono al lavoro per creare le premesse di una sorta di pace armata. Nessuno crede che sia possibile ricucire i rapporti tra i due leader ma almeno si può evitare la rottura totale e irreparabile. Tale da rendere inevitabile il ricorso alle urne. Berlusconi ieri ha incontrato il presidente della commissione Finanze del Senato Mario Baldassarri, uno degli uomini più vicini a Gianfranco Fini. Un lungo colloquio a Palazzo Grazioli nel quale Baldassarri gli ha delineato uno scenario che potrebbe costituire la base per un avvicinamento o quantomeno per una convivenza meno ostile.   Il senatore, secondo quanto risulta a Il Tempo, ha indicato al premier quelli che sono i fattori di «squilibrio» che andrebbero smussati. Primo elemento di squilibrio è un governo «a trazione leghista». Inimmaginabile che la Lega continui a dettare l'agenda di Palazzo Chigi. Strettamente connesso a questo c'è lo «squilibrio dell'agenda». Ovvero è impensabile, avrebbe detto Baldassarri a Berlusconi, che il governo possa pensare di «poter risolvere tutto con il federalismo fiscale». Questo non è la panacea ai problemi dell'economia. Occorre invece mettere mano subito a una riforma fiscale «in modo da poter dire agli italiani se pagheranno più o meno tasse». Come? Il primo passo che Baldassarri ha indicato nell'ambito fiscale è il quoziente familiare accompagnato dalla riduzione dell'Irap. Si tratta di passaggi obbligati. O il governo si rilancia con un riequilibrio delle priorità, è la tesi che il presidente della Commissione finanze del Senato ha esposto al premier, o si crea il terreno per coloro che soffia sul fuoco della polemica e vogliono le elezioni anticipate. E concludere la legislatura prima del tempo non fa bene a nessuno. L'elettorato non capirebbe e la situazione economica già critica potrebbe precipitare. Baldassarri ha insistito molto sulla necessità di una ricucitura tra i cofondatori per impedire «ai falchi di volare» e di remare contro la stabilità del governo. Berlusconi ha ascoltato con attenzione le posizioni del senatore. Paraltro i temi della giustizia stanno diventando particolarmente caldi e bisognerà pure trovare una via d'uscita alla querelle che sta infiammando il Pdl da inizio estate.  

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