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La denuncia di Generazione Italia "Squadristi della Libertà contro Fini"

Il sito dei finiani di Generazione italia denuncia

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Gli "squadristi della libertà" sono pronti a organizzarsi per contestare Gianfranco Fini alla festa tricolore di Mirabello. È quanto scrive Generazione Italia sul suo sito web, dove campeggia una stella rossa con falce e martello, che copre il simbolo del Pdl. "Se mai servisse una conferma della deriva sinistrorsa/comunistoide del Pdl - scrive il sito dell'associazione vicina al presidente della Camera - ecco a voi l'ennesima conferma".   COL PANINO COME LA CGIL - "Stamane - spiegano in un post firmato Generazione Italia - riceviamo una telefonata: un nostro amico napoletano ci informa che è stato contattato da un consigliere provinciale del Pdl che gli ha fatto una richiesta particolare. Choc, aggiungiamo noi. Stiamo organizzando con la Brambilla una contestazione a Fini quando parlerà a Mirabello. Riesci a riempirmi un pullman? È tutto a spese del partito". Gli daranno anche il panino, in puro stile Cgil e magari anche un libretto rosso con tutte le istruzioni per contestare il nemico del popolo", commenta amaro l'articolo. "Siamo davvero arrivati a un punto bassissimo - si legge ancora sul sito dell'associazione finiana - il ministro del Turismo, invece di organizzare pullman di turisti stranieri alla volta della Provincia di Ferrara, nella magnifica Terra degli Estensi, perde tempo a organizzare pullman di squadristi della Libertà (?!?) per contestare la terza carica dello Stato". "D'altronde - conclude Generazione Italia - cosa potevamo attenderci da un ministro del Turismo che trascorre le proprie vacanze in Francia? Siamo alle comiche finali. E questa volta per davvero", conclude il post citando il celebre commento di Gianfranco Fini su Silvio Berlusconi.   IL MANIFESTO DI FLI - Gianfranco Fini a Mirabello non annuncerà la nascita di un nuovo partito, ma ribadirà quello che ha sempre detto: lealtà al governo e al suo programma ma niente sconti sui provvedimenti che ci stanno a cuore. Fini sta preparando il discorso che terrà domenica  per l'edizione 2010 della festa tricolore. Sarà lì, nella sede dei raduni storici del Msi, che il presidente della Camera detterà la linea ai suoi. E prima dell'intervento farà il punto con i parlamentari di Fli alle 15, al ristorante I Durandi. Niente battesimo ufficiale, dunque, della nuova creatura, che potrebbe slittare per ragioni tattiche, ma certamente l'appuntamento di Mirabello sarà l'occasione per indicarne il manifesto politico (qualcuno parla del 6 novembre, quando si terrà la convention di Perugia, come data del possibile annuncio, ma resta solo un'indiscrezione non confermata). I finiani più moderati suggeriscono all'ex leader di An di attendere la ripresa dei lavori parlamentari per non dare alibi al Pdl che invoca la prova di fedeltà su quattro punti (Sud, federalismo, giustizia e fisco). Mentre i cosiddetti falchi sono per accelerare.  Tra questi, Carmelo Brigulio: "Sia chiaro che mi atterrò alle decisioni che saranno prese collegialmente, ma secondo me, la nascita di un nuovo partito è lo sbocco naturale del percorso politico fin qui fatto. L'ultima parola, però, spetta a Fini e solo a lui".   NO AI PROBIVIRI - Il nodo da sciogliere, dunque, resta quello della compatibilità di Fini nel Pdl. Futuro e libertà ribadisce: "Per riavviare un dialogo dovranno essere chiariti fino in fondo i motivi dell'incompatibilità con il Pdl. Basta con gli attacchi stampa, e niente riunione dei probiviri. Sta a loro ricucire lo strappo con il cofondatore del Pdl". A questo proposito continuano a rincorrersi le voci di uno slittamento del collegio nazionale dei probiviri del Pdl convocato per il 16 settembre. All'ordine del giorno ci sarebbe proprio la questione del deferimento dei tre "dissidenti" finiani, Briguglio, Italo Bocchino e Fabio Granata. Fini, intanto, è stato invitato a parlare sabato pomeriggio, alla festa dell'Api: il suo entourage fa sapere che ancora non è stato deciso se interverrà alla kermesse organizzata a Labro da Francesco Rutelli. Il presidente della Camera, che sta trascorrendo gli ultimi scampoli delle vacanze estive ad Ansedonia con la compagna Elisabetta Tulliani, nel pomeriggio ha fatto ritorno a Roma e si è trattenuto nel suo ufficio a Montecitorio.    

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