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Lettere e basta. Il Pd è senza parole

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Lasinistra è un genere letterario. L'orsetto di peluche. Una volta era il "trip" dei bambini, oggi è la metafora di un'élite politica allo sbando. Ricordate lo scenario della gigantesca tenaglia che stringeva il corpaccione della Penisola? Ma, sì: la sinistra al potere. Di più: era il Potere. Scontata, ma non banale, la citazione di Pierpaolo Pasolini, all'assalto delle casematte rosse, con slogan bollati a quei tempi come "cultura di destra". Come circola su queste colonne, per fortuna: Dio-Patria-Famiglia. Altri tempi. Oggi, la sinistra incarna lo sciocchezzaio salottiero meno coinvolgente e intrigante: anime morte. E' come succhiare un chiodo: che gusto. E, infatti, i vecchi soloni scrivono lettere aperte sui giornaloni - La Repubblica & Il Corriere della Sera, ovvio -, per affermare che a volte ritornano, ma chi? Le ombre descritte nei romanzi di Stephen King. Corrisponde al nullismo politico. Solo un genere letterario, appunto. La staffetta retorica tra le colonne dei due giornaloni serve ad addentrarsi nella sconfitta reale. Nella società, prima ancora che nelle urne. Il che vuol dire: zero sinistra. Zero alternativa a Berlusconi e alla destra. Veltroni schiocca le dita e riparte con il pippone sul no all'antiberlusconismo e la deviazione stretta tra le parole, uno zigzag da "Bella politica", che ne consegue, non produce che aria: zero pensiero, zero politica. Meglio "Bella ciao". Passiamo al buon Bersani: l'Intesa a sinistra. Capirai che novità. Roba da matti. Quando il presente morde, vince sempre l'archeologia. Se poi in questa caverna, ci si mette dentro anche Di Pietro, nessuno esce fuori dalle ombre e vince ancora Stephen King. A volte ritornano, purtroppo. Rutelli entra di soppiatto e si inventa la fascia tricolore da sindaco come maglia da capitano della non meglio definita Alleanza per l'Italia. Niente sinistra, precisa, ma lavorare sull'inverno del nostro scontento, la Penisola stanca del governo. Traduco: speriamo nella crisi di Berlusconi, la nostra è già materia di studio nelle università straniere. La politica fondata sulla sfiga degli altri: ecco la sinistra più sinistrata d'Europa. E l'Alleanza più dorotea d'Europa. E i voti? Zero. Forse quello dei classici parenti, moglie, figli, amici in cerca di sistemazione, consorterie a corto di rendite. E' la sinistraccia delle Regioni rosse. Sono toscano, so di cosa stia parlando. La festa delle Ombre. Ombre Rosse in disarmo. Tutto ciò sarebbe solo sconfortante, se non ci si mettesse di mezzo la noia. Che palle. Solo D'Alema ci ha regalato un po' di adrenalina da mediocre di successo: il Pd non s'ha da fare. Non ci credeva. Aveva ragione. Ma con D'Alema siamo ancora all'ultimo comitato centrale del PCI. Cossiga, che aveva numeri giganteschi, lo adottò e lo fregò, nello stesso tempo. Un'altra era geologica. Oggi i nipotini dei falsi vincitori di Tangentopoli non sanno chi sono oggi e chi saranno domani. La fine della sinistra ha prodotto la crisi del sistema. Sì, a volte ritornano.

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