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Ora Fini decida cosa fare da grande

Gianfranco Fini

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Lo spazio per la tregua è racchiuso tra il discorso che farà a Mirabello domenica prossima e l'incontro, possibile, con il leghista governatore del Piemonte Roberto Cota. Da come Fini si comporterà in questi due appuntamenti dipende molto del futuro del governo e della possibilità di andare in tempi rapidi a nuove elezioni. Per il momento il presidente della Camera, secondo quanto raccontano i suoi fedelissimi, non sembra intenzionato ad accelerare sullo strappo. Anzi, disinnescata la minaccia di creare subito il nuovo partito proprio alla festa di Futuro e Libertà in provincia di Ferrara, Fini pare anche propenso a incontrare Roberto Cota nella settimana in cui riprenderanno i lavori in Parlamento, dal 7 settembre. La data per il momento resta top secret ma quel mini-vertice potrebbe rappresentare la prima vera mediazione per ricomporre la frattura con Berlusconi. «Cota e Fini si conoscono bene, si stimano – racconta Silvano Moffa, portavoce del gruppo di Fli e uno di quelli che più si sta spendendo per arrivare a una tregua – Speriamo che prevalga la ragionevolezza».   Ma prima di arrivare a quell'appuntamento il presidente della Camera ha altri giorni «delicati» in agenda. Nei quali si potrà capire di più sulle sue reali intenzioni. Sabato prossimo, il 4 settembre, la mattina alle 11 il presidente della Camera riunirà i suoi per fare il punto della situazione. Poi, alle cinque del pomeriggio, farà la sua prima apparizione pubblica, dopo il silenzio estivo di Ansedonia, alla festa del partito di Rutelli a Labro, un paesino vicino a Rieti. Un incontro con Bruno Tabacci dal titolo quanto meno scivoloso: «Le alleanze per il futuro della Democrazia e delle istituzioni». Il giorno dopo sarà invece a Mirabello, dove chiuderà la festa di Futuro e Libertà. Da quello che è trapelato non si tratterà di un discorso «incendiario» ma comunque Fini metterà nero su bianco il programma per il futuro, la base sulla quale si muoverà quel partito che nella testa dei finiani dovrebbe nascere a novembre con la prima festa pubblica di Generazione Italia. L'8 settembre, mercoledì, ci sarà invece la riunione alla Camera con i capigruppo dei partiti per decidere il calendario dell'Aula. E ci sarà da decidere quando far discutere la mozione del governo sui cinque punti del programma e sulla quale verrà messa la fiducia. Sempre in quella settimana dovrebbe concretizzarsi l'incontro con Roberto Cota al quale Lega e Pdl affidano molte speranze di mediazione. Ancora in forse, invece, la partecipazione di Fini alla festa dell'Udc a Chianciano Terme dal 10 al 12 settembre. È stato invitato ma nel programma, ancora provvisorio, non c'è traccia del suo intervento. Infine, il 17 settembre, lo scoglio più duro, quello dell'esame dei probiviri ai tre finiani deferiti, Bocchino, Briguglio e Granata. «Ma forse accadrà qualcosa prima – confida ancora Silvano Moffa – Si dovrebbe decidere anche sulla creazione dei due gruppi al Senato e alla Camera. Vedrete, ci saranno sviluppi...».  

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