L'amicizia Italia-Libia comincia dal teatro
Leiniziative suddette si ispirano ai principi della tolleranza, della coesistenza e del rispetto reciproco, della valorizzazione e dell'arricchimento del patrimonio comune materiale e immateriale nel contesto bilaterale e regionale». Recita così l'articolo 7 del tanto bistrattato Trattato di Amicizia tra Italia e Libia, firmato a Bengasi il 30 agosto del 2008. E non sono solo parole: il progetto «Memoria del Futuro», istituzionalizzato e incardinato nell'omonimo comitato della presidenza del Consiglio dei ministri, pur essendo nato molto prima del Trattato (nel 1994), ne incarna perfettamente lo spirito, coinvolgendo tutti i Paesi dell'area intermediterrana. Negli anni il progetto, nato con l'intento di trasformare il Mediterraneo in uno spazio comune, si è evoluto. Adesso è pronta una nuova iniziativa. La premessa - di fortissima suggestione culturale e politica - è un modo nuovo di intendere il teatro. «In ogni Paese che si affaccia sul Mare Nostrum ci sono moltissimi teatri antichi, greci e romani - spiega Fiorella de Septis d'Ippolito, segretario generale del progetto sin da quando è nato - Ognuno lo sente proprio. Il teatro è l'elemento unificante ideale per chi vuole costruire dei rapporti di dialogo e di cooperazione». Con questo intento nel 2003, durante il semestre di presidenza italiana dell'Unione europea, era stata organizzata a Napoli la prima mostra, «ma le mostre si smontano e vanno via - spiega la de Septis - serviva un progetto stanziale. E cosa meglio del teatro, ambasciatore universale alle radici del comunicare, poteva fare al caso nostro?». L'obiettivo è quello di creare una rete culturale attiva e dinamica, che si sostanzia in un network di musei che in ciascun Paese, Italia compresa, ospiteranno in sede stabile, reperti archeologici locali. La rete museale - interconnessa grazie all'uso delle nuove tecnologie - assumerà anche la funzione di volano per lo scambio di produzioni teatrali. Proprio in Libia si concretizzerà la prima tappa internazionale del progetto. L'iniziativa verrà presentata domani alle 17 nella sede dell'Accademia libica, alla presenza di Muammar Gheddafi e Silvio Berlusconi. «Incontri d'affari».