Solidarietà da sport e politica
Vicinanza senza riserve al ministro dell'Interno, Roberto Maroni, e conferma degli impegni presi contro la violenza negli stadi anche grazie alla tessera del tifoso. Dal mondo della politica arrivano bipartisan i messaggi di solidarietà al titolare del Viminale all'indomani delle violente proteste di un gruppo di ultras dell'Atalanta, alla «Berghem Fest». «Quanto accaduto a Bergamo merita una condanna netta ed inequivocabile», afferma in una nota Walter Veltroni. Possono esserci, e ci sono, idee diverse ed anche contrapposizioni politiche aspre tra noi, tra il ministro dell'Interno e l'opposizione - scrive l'ex segretario democratico - ma di fronte alla violenza non possono esserci titubanze né esitazioni: va isolata e condannata, e manifestata solidarietà a chi la subisce». Polemico Daniele Capezzone, portavoce del Pdl: «Da troppe parti e anche nella politica, alla vigilia di una stagione delicata, c'è la tentazione di tenere posizioni ambigue, per giustificare sempre e comunque gli eccessi e le violenze di alcuni settori delle tifoserie calcistiche. Sarebbe l'ora di finirla con questi atteggiamenti - spiega - qualunque sia l'opinione di ciascuno sull'una o sull'altra misura, a partire dalla tessera del tifoso, non c'è nessuna ragione per giustificare proteste violente e un clima da guerriglia che già ad agosto si è manifestato in modo del tutto inaccettabile». Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo Sport, Rocco Crimi, non ha dubbi: «La linea del ministro Maroni sulla violenza è quella corretta, non ci possono essere sconti per nessuno. Bisogna andare avanti se si vogliono competizioni sportive nella piena sicurezza e tutelare chi va allo stadio». Il ministro degli interni ha incassato anche la solidarietà della Federcalcio e della Lega di Serie A, oltre alla «ferma presa di distanza» del club bergamasco. L'Atalanta ha infatti pubblicato ieri mattina sul suo sito internet un comunicato per manifestare la propria condanna. Vicino a Maroni anche Giancarlo Abete: «Chi attiva meccanismi di violenza si identifica come un soggetto che va allontanato dallo stadio», ha detto il presidente della Figc. Questi episodi «fanno capire di fronte a chi siamo costretti a operare, il segnale non è positivo, ma il calcio deve adoperarsi per debellare la violenza, che rappresenta il vero problema», ha detto Abete. Conferma gli impegni presi in materia di tessera del tifoso il presidente della Lega di serie A Maurizio Beretta, con «la consapevolezza che azioni come quelle di Bergamo sono specchio di comportamenti delinquenziali che non hanno nulla a cui vedere con il calcio».