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I conti di Ely non tornano

La compagna di Gianfranco Fini Elisabetta Tulliani e il fratello Giancarlo

"I soldi erano di Gaucci"

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Incalza la battaglia legale dei Tulliani contro i giornali cattivi che li infamano. Ultime notizie dal fronte. Gli avvocati di Elisabetta sostengono che le valutazioni miliardarie sull'attuale consistenza del patrimonio dei Tulliani «sono assolutamente prive di fondamento in quanto una documentata stima, che si è pronti ad esibire in tutte le competenti sedi, contiene la valutazione dei beni posseduti dai Tulliani in valori assolutamente coerenti con le disponibilità finanziarie della famiglia acquisite con la nota vincita all'Enalotto, vincita conseguita inoppugnabilmente, come dimostrano senza ombra di dubbio i documenti già trasmessi a codesto quotidiano, esclusivamente dalla Sig.ra Elisabetta Tulliani». Panorama contrattacca con una clamorosa intervista all'amministratore della ricevitoria dove nel '98 venne giocata la schedina che vinse 2,2 miliardi di vecchie lire: «A pagare non fu Elisabetta, ma Barbara, la segretaria di Gaucci». La gente parla, i giornalisti scrivono, gli avvocati smentiscono e querelano. Ma al di là di chi ha vinto davvero quei miliardi, se la Ely o Lucianone, i conti in casa Tulliani continuano a non tornare. Perché la vincita miliardaria, peraltro divisa a metà con l'ex fidanzato, non spiegherebbe comunque l'impennata del tesoretto immobiliare di famiglia. Roba da Donald Trump all'amatriciana. Rifacciamo la lista della spesa partendo dai beni elencati da Gaucci negli atti al Tribunale di Perugia: un attico in via Sardegna al centro di Roma di fatto sede della società Wind Rose, cinque appartamenti di varie metrature in via Conforti a Valcannuta alla periferia Nord-Ovest di Roma, con corredo di soffitte, box e posti-auto vari, un terreno con fabbricati di 2,3 ettari a Capranica Prenestina, nei dintorni di Roma, e un terreno ulivetato di 2,5 ettari a Casaprota (Rieti), quadri di autori famosi, quote societarie di società calcistiche, cinque automobili del valore complessivo di 500 milioni delle vecchie lire, gioielli e preziosi per almeno un miliardo sempre di lire. Beni che ora l'ex patron del Perugia vuole indietro sostenendo che i soldi ce li ha messi lui e quindi è tutta roba sua. Il verdetto spetta al giudice. Di certo al gran ballo del mattone della famiglia Tulliani le danze non sono finite insieme alla relazione con Gaucci. Anzi. Passando a setaccio le visure catastali, il sito Dagospia qualche settimana fa aveva scoperto che appena due settimane prima dello scoop de Il Giornale (29 luglio) sul quartierino monegasco, le proprietà immobiliari di Elisabetta e del fratello Giancarlo avevano ricevuto una copiosa «entrata» di vani, garage, soffitte e pure di un villino. Sempre dalle parti della via Aurelia, dopo l'Hotel Ergife, a un passo dal raccordo anulare, direzione Fregene, nella zona residenziale detta Val Cannuta. All'indirizzo di via Raffaele Conforti 52, al quinto piano della scala D, ci sono i 4 appartamenti di Elisabetta Tulliani. Due case sono state acquistate e poi unite in matrimonio nel 1998, per un totale di 11 stanze. Un altro appartamento è sopraggiunto nel 2009 e registra 4 vani e mezzo. L'ultimo viene acquistato il 14 luglio 2010, 4 vani e mezzo, rogito del notaio Alberto Politi. Risultato finale: 20 stanze, sei garage, quattro soffitte. L'appartamento di Giancarlo Tulliani si trova invece alla scala C. Ecco 4 stanze e mezzo, una soffitta, un garage, un posto auto. Non solo. sempre in via Raffaele Conforti ma al numero 70/80, il cognato di Fini ha comprato il 2 luglio 2010, con atto registrato il 26, un villino di 3 piani più un seminterrato. Davanti al notaio Clara Santacroce (la stessa che aveva rogitato, nel 1998, l'acquisto delle prime case di Elisabetta: via Sardegna 22 e due appartamenti in via Conforti 52), Giancarlo ha dunque comprato 9 stanze su 4 piani (terra, primo, secondo, seminterrato). Più un mega-garage di 59 metri quadri.   Considerando i prezzi della zona, si parla di una cifra tra il milione e mezzo e i due milioni di euro. Quanto ai genitori, Sergio e Francesca, girato l'angolo di via Conforti, in via Roberto Ago 22, è registrato un loro appartamento al settimo piano, 6 vani e mezzo, con soffitta e garage. E sempre in via di Val Cannuta angolo via Conforti 5 la coppia ha altre 3 stanze e un deposito. Sulle visure del catasto i prezzi degli immobili non compaiono, ma siamo certamente al di sopra del miliardo di vecchie lire che sarebbe stato vinto all'Enalotto. Se poi ci mettiamo anche che nel 2005 (in base ai 740 degli italiani che Visco si divertì a mettere online sul sito dell'Agenzia delle Entrate) i Tulliani avevano dichiarato al fisco imponibili al limite della sussistenza, la strategia di difesa scelta da Elisabetta fa acqua da tutte le parti. E il fortino di famiglia rischia di essere espugnato.

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