Bersani, un nuovo Ulivo per battere Berlusconi

"Nuovo Ulivo e un'Alleanza democratica per sconfiggere Silvio Berlusconi". Pierluigi Bersani, con una lettera a Repubblica, torna a "far suonare le campane" del Partito democratico: "Occorre l'impegno univoco di tutte le forze progressiste. Il consenso per il Cavaliere è ancora largo, ma il rapporto tra promesse e realta' e' sempre più labile". Per il segretario Pd: "Ci si vuole trascinare ad un sistema dove il consenso viene prima delle regole e cioè delle forme e dei limiti della Costituzione; dove si limita l'indipendenza della Magistratura; dove il Parlamento viene composto da nominati; dove il Governo ha il diritto all'impunità e ad una informazione asservita e favorevole; dove si annebbiano i confini fra interesse pubblico e privato. Il populismo infatti è, per definizione, una democrazia che non decide, specializzata com'è nell'usare il governo per fare consenso e non il consenso per fare governo. Il consenso per Berlusconi è ancora largo, ma il rapporto fra parole e fatti e fra promesse e realta' diventa sempre più labile anche nella percezione dei ceti popolari. Secondo Bersani: "Tocca al Pd innanzitutto, come maggiore forza dell'opposizione, indicare una strada che colleghi efficacemente l'iniziativa di oggi alla sfida radicale e dirimente di domani. Rendendoci disponibili oggi ad un governo di transizione non cerchiamo ne' scorciatoie ne' ribaltoni. E' l'esclusione in via di principio di questa ipotesi, il vero strappo costituzionale".   "Noi proporremmo - afferma Bersani - un'alleanza democratica per una legislatura costituente. Un'alleanza capace finalmente di sconfiggere una interpretazione populista e distruttiva del bipolarismo, capace di riaffermare i principi costituzionali, di rafforzare le istituzioni rendendo più efficiente una salda democrazia parlamentare (a cominciare da una nuova legge elettorale) e di promuovere un federalismo concepito per unire e non per dividere. Sto parlando di una alleanza che può assumere, nell'emergenza, la forma di un patto politico ed elettorale vero e proprio, o che invece può assumere forme più articolate di convergenza che garantiscano comunque un impegno comune sugli essenziali fondamenti costituzionali e sulle regole del gioco". Bersani conclude: "Questa idea nasce dalla convinzione che la fuoriuscita dal berlusconismo non sia un processo lineare, cioe' legato ad una semplice alternanza di governo in un sistema che funziona. Si dovrà uscire, lo ribadisco, da una fase politica e culturale e non solo da un governo, verso una repubblica in cui alternanza e bipolarismo assumano la forma di una vera fisiologia democratica. Ecco allora la proposta di un percorso comune delle forze di centrosinistra interessate ad una piattaforma fatta di lavoro, di civismo, di equità, di innovazione e disponibili ad impegnarsi ad una progressiva semplificazione politica e organizzativa che rafforzi il grande campo del centrosinistra. Un simile percorso dovrebbe lasciarci definitivamente alle spalle l'esperienza dell'Unione e prendere semmai la forma e la coerenza di un nuovo Ulivo. Un nuovo Ulivo in cui i partiti del centro sinistra possano esprimere un progetto univoco di alternativa per l'Italia e per l'Europa e mettersi al servizio di un piu' vasto movimento di riscossa economica e civile del Paese. Dunque, un nuovo Ulivo ed una Alleanza per la democrazia. Su queste basi politiche il Partito democratico organizzera' per l'autunno una grande campagna di mobilitazione sui temi sociali e della democrazia".