Mannheimer: «Pdl e Lega fanno il pieno, Fli in pieno calo»
Incalo le quotazioni del partito di Fini. Male l'opposizione in generale e il Pd in particolare. Ma attenzione agli indecisi, che sono ancora circa un terzo degli elettori. Renato Mannheimer, presidente dell'Ispo, sceglie Affaritaliani.it per rivelare le sue previsioni nel caso in cui si tornasse a votare in autunno. «Devo premettere – spiega – che è da fine luglio che non faccio sondaggi, ma la mia impressione è che se ci fossero elezioni anticipate l'alleanza tra Pdl e Lega otterrebbe una buona affermazione e con questa legge elettorale avrebbe certamente la maggioranza alla Camera. Però al Senato la situazione è più complicata, proprio perché l'unico alleato di Berlusconi sarebbe Bossi è ipotizzabile una difficoltà del Centrodestra nel Mezzogiorno, che invece è molto più vicino a Fini del Nord». «Quanto al partito del presidente della Camera, Futuro e Libertà per l'Italia – prosegue – a fine luglio era tra l'8 e il 10%. Poi un sondaggio non mio dell'8 agosto lo dava al 6%, in discesa dopo i fatti legati all'appartamento di Montecarlo. La tendenza per il Fli di Fini è in discesa». E un centro con Casini e Rutelli? Il massimo che potrebbe ottenere a livello nazionale è il 20%, ma credo più plausibile una percentuale attorno al 18%». «Da segnalare – conclude – l'ottimo stato di salute del Carroccio. Secondo alcuni osservatori il movimento del Senatùr veleggia nettamente sopra il 10%, secondo altri addirittura è oltre l'11. E non manca chi parla di cifre superiori».