Pdl e Lega sbancano
Berlusconi ha il vento in poppa: con il voto anticipato il suo Pdl, in coalizione con la Lega, tornerebbe a vincere. Non supposizioni o voci di corridoio, ma numeri messi nero su bianco dal sondaggista Nicola Piepoli che, contattato da Il Tempo, ha detto: «Non siamo di certo dei maghi e non possiamo predire il futuro ma, in base a quello che emerge dalle mappe, se oggi Pdl e Lega tornassero a presentarsi agli elettori avrebbero ancora la maggioranza sia alla Camera sia al Senato». E, per dare ulteriore valore alle sue parole, eccolo pronto a rivelare le percentuali di voto con cui uscirebbero vincenti dalle urne: «Assieme si portano a casa il 46 per cento delle preferenze che, con un piccolo margine di errore potrebbero essere così suddivisi: Pdl al 35 per cento, 2 per cento in meno di quello che aveva, e la Lega in leggera crescita attorno all'11 per cento». Ma la cosa che più affascina Piepoli è il "fenomeno Fini": «Futuro e Libertà, il gruppo dei fedelissimi del presidente della Camera, è stimato attorno al 5 per cento. Un numero che emerge dalle intenzioni di voto degli italiani e che, fatalità, rispecchia la numerica parlamentare, la proporzione cioè tra deputati usciti dal Pdl e quelli che sono rimasti con Berlusconi». Il ragionamento poi si fa ancora più affascinante vedendo da dove Fini recuperi questi voti: «Se io prendo il 5 per cento dei consensi - spiega Piepoli - ma il Pdl ne perde solo il 2, vuol dire che il resto viene strappato al centrosinistra che così facendo diminuisce ancora di più i propri voti». In altre parole, Fini staccandosi dal centrodestra in realtà non fa altro che fare un favore a Pdl e Lega che vedono così il loro principale avversario, il Pd, ancora più debole». E a proposito di sinistra ecco che Piepoli delinea i possibili indici di gradimento: «Premesso che il "buco nero" in cui versa l'opposizione rende quasi impossibile qualsiasi sondaggio credo di poter dire che, ad oggi, il Pd passerebbe dal 28 al 26 per cento dei sondaggi. L'Italia dei Valori rimane stabile al 7 e l'Udc di Casini al 5,5 per cento. Infine Sinistra ecologia e libertà di Nichi di Vendola si è consolidato al 3 per cento. Ma, il governatore della Puglia, alla domanda diretta su chi vorreste come nuovo premier, arriva secondo dietro Berlusconi (staccato di 10-15 punti). Vendola però batte nettamente Bersani, «quindi ha già vinto le primarie del centrosinistra».