Nel mirino la "reggia" di Urso nel cuore di Roma
Il mio Direttore mi chiama: «cerca Urso» mi dice. È così che ho scoperto la vista mozzafiato dell'attico su cui Adolfo Urso, viceministro dello Sviluppo economico, sarà chiamato a rendere conto alla Procura di Roma, secondo Dagospia. Ma l'uomo di governo ha smentito. Proprio ieri il politico molto vicino a Fini ha replicato che «le notizie pubblicate su Dagospia sono del tutto false e gravemente diffamatorie». E ha aggiunto: «Ho già dato mandato al mio legale di agire in sede giudiziale anche penale». Tornando alla richiesta del mio Direttore, con Urso non sono riuscita a parlare. A casa non c'era. Ma in compenso sono entrata in un terrazzo condominiale su cui affacciano anche tre maxi vetrate a giorno di quelle che si vedono nei film americani, con veduta fantastica. E lastricato solare questo terrazzo lo è per davvero perché dalle svariate decine di metri quadri con affaccio su via Pietro Cavallini, in zona ponte Cavour, il sole si potrebbe prendere anche in costume e, vista l'altezza (il terrazzo è sopra il quinto piano), senza neanche lo scoccio di troppi curiosi. E che vista! Superba: tetti dai gialli ocra, si vede anche la cupola della chiesa di San Rocco, dietro l'Ara Pacis, insomma un bello spicchio di città eterna: siamo infatti dietro il Tevere, subito dopo Ponte Cavour, e dietro il bar Antonini, prima Rusconi, ma che molti romani chiamano ancora così. Ecco come ho fatto a salire su questo terrazzo condominiale che pare un cantiere, pieno com'è di calcinacci imbustati. Il palazzo in via Vittoria Colonna dove abita Urso sembra disabitato, nessuno risponde, piena la cassetta della posta. Ma chiedendo in giro ho saputo che potevo fare un altro tentativo: cercare Urso in via Pietro Cavallini, la strada che fa angolo con via Colonna, perché è lì che i residenti notano la scorta del viceministro, che dirige la fondazione Fare Futuro del presidente della Camera. Ed è dal portone massiccio, nello stabile di proprietà di un'assicurazione, che domina la cintura di palazzoni umbertini, che i residenti vedono spesso entrare e uscire Urso. Mi dicono anche che posso chiedere alla portiera che però sta nella via parallela a via Colonna, un terzo portone, come se ci fosse la possibilità di accesso da tre diversi ingressi. Io entro da via Cavallini. Arrivo all'ultimo piano, il quinto, ma di Urso manco l'ombra. Su una delle due porte d'ingresso c'è invece la targa dell'Hotel Ara Pacis, che ha la reception a via Vittoria Colonna, nel palazzo dove si legge Urso sulla cassetta della posta. Vedo però che c'è una piccola scaletta, che porta ad una porticina aperta. Salgo e, miracolo, ecco la magnifica vista. Sono sul fantastico terrazzo condominiale, malconcio - devo dire - con tutti quei calcinacci e attrezzi da lavoro in giro. Ma quello di Urso è splendido. Complimenti.