Da Famiglia Cristiana stop alla politica degli stracci

"Il Paese che si avvia a celebrare l'Unità d'Italia è stufo di duelli, insulti e regolamenti di conti". Il settimanale cattolico Famiglia Cristiana, nell'anticipazione sul suo sito internet del primo piano del numero in edicola domani, si pronuncia per la formazione di un governo di larghe intese e di unità nazionale che vari la riforma della legge elettorale. "Una politica responsabile, che miri al bene comune, richiederebbe oggi, da tutti, un passo indietro, prima che il Paese vada a pezzi, e un'intesa di unità nazionale (e solidale) che restituisca ai cittadini il diritto di eleggersi i propri rappresentanti", si legge sul sito web. "Dossier, minacce e ricatti velenosi volano come stracci", prosegue Famiglia Cristiana, mentre i politici appaiono "lontani dai problemi delle famiglie, che stentano a vivere ogni giorno alle prese con povertà e disoccupazione, soprattutto giovanile". Il settimanale paolino interviene anche sugli scandali degli ultimi mesi. "Anche la questione morale è ormai arma di contesa. Dalla politica ad personam siamo al contra personam. Ma la giusta esigenza di chiarezza vale per tutti. Sia per chi ha la pagliuzza che per chi ha la trave nell'occhio. La clava mediatica (o il metodo Boffo) - si legge ancora -  contro chi mette a nudo il re è un terribile boomerang.  Disfattista non è chi avverte il pericolo e fa appello al senso etico, ma chi è allergico al rispetto di regole e istituzioni", conclude.   DOSSIER E MERCATO DELLE VACCHE - Per Famiglia Cristiana "una politica responsabile, che miri al bene comune, richiederebbe oggi, da tutti, un passo indietro" per restituire "ai cittadini il diritto di eleggersi i propri rappresentanti, non più comparse da soap opera, ma persone di provata competenza e rigore morale".  "Minacciare il ricorso alla piazza (come annunciato da Bossi, ndr) o tirare a campare con una tregua armata non sana le profonde ferite di questi giorni - rileva il diffuso settimanale cattolico -. Tantomeno ridà credibilità a una politica offuscata da ampie zone d'ombra. Il Paese è paralizzato - aggiunge -. Sotto ricatto. Leggi e favori, come al mercato delle vacche, sono oggetto di baratto: federalismo in cambio di intercettazioni. I dossier vanno e vengono dai cassetti, con minacce di 'bombe esplosivè (ma chi sa, perchè non parla già ora?)". Secondo Famiglia Cristiana, "manca, come ha scritto il presidente del Censis Giuseppe De Rita, una cultura politica della complessità e del suo governo. S'è perso di vista il bene prioritario del Paese, come ha ammonito il cardinale di Milano, Dionigi Tettamanzi, nell'omelia dell'Assunta".