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Ciuffo e giacca tirolese, lo charme di Luca

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C'è chi nasce con la camicia. Luca Cordero di Montezemolo è nato con il ciuffo da gentiluomo. Biondo, naturalmente. Per carità, anche con la camicia e, noblesse obblige, con cognome doppio, soldi, successo, amicizie importanti. Poi è arrivata la bella moglie, una, la bella compagna poi, la bella moglie-bis. E naturalmente i figli, bellissimi tutti e cinque tra i quali non può mancare quello con il nome aristocratico, Lupo. Insomma, come amava ripetere Maria Sole Agnelli, «è bravo e fortunato». La leggenda dice che grazie a quel ciuffo da bambino fece la pubblicità per lo shampoo «Libera e bella» e qualcuno ancora lo chiama con quel soprannome. Non solo. Il piccolo Luca già a cinque anni frequentava il lido di Montecarlo e, sempre la leggenda narra, incontrò Gianni Agnelli che gli regalò un modellino di Fiat 500. È storia invece che Montezemolo era un grande amico di Urbano Rattazzi, nipote dell'Avvocato, e con lui in coppia gareggiava in tutta Italia a bordo di una indimenticabile Fiat 500 corallo. Dalla 500 alla Ferrari non sono solo i motori i segni caratteristici del bel Luca. «Vesti male e noteranno il vestito; vesti impeccabilmente e noteranno la donna». Questa massima lapidaria di Coco Chanel vale anche per gli uomini e certamente per LdM che, diciamolo pure, non è mai fuori luogo se non con le esternazioni politiche contro il governo lanciate dal suo pensatoio, altro elemento chic del personaggio. Se Sergio Marchionne ha portato in Fiat l'abbigliamento del venerdì negli anni '90, maglioncino blu e pantalone informale, trasformandolo in un «business casual», Montezemolo preferisce il gessato d'ordinanza per le grandi occasioni, il blazer blu con la pochette di seta, camicia bianca e pantalone blu da yacht-man, insomma è un modello di riferimento intramontabile ma anche fonte di ispirazione, come lo furono il duca di Windsor e Cary Grant, un po' come furono Jacqueline Kennedy e Audrey Hepburn per le donne. Al presidente della Ferrari nonché di Telethon, piacciono anche le pashmine in puro cachemire che aiutano a vivere con leggerezza e charme. Lo stesso Charme di una poltrona Frau o di un intramontabile pullover Ballantyne o di un colorato paio di Tod's, made in Casette d'Ete dell'amico Diego della Valle. E chi oltre Montezemolo, indossa con lo stesso aplomb di uno scozzese in kilt, la giacchetta tirolese con triangolino verde all'altezza delle spalle, pantaloni di un verdemarcio che fa tanto autunno e scarpette, un po' babucce, di un colore indefinibile, tra il tortora e il viola? Lui, 63 anni il prossimo 31 agosto con rituale soffio di candeline ad Anacapri, sfida i luoghi comuni della moda con la stessa spavalderia con cui sfida il premier, lui un risorsa per il Paese, buona per tutte le stagioni.

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