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Gianfry si sfoga con i suoi "Io trattato come Boffo"

Gianfranco Fini ed Elisabetta Tulliani al mare

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Il Giornale sembra volerlo cucinare a fuoco lento. Giorno dopo giorno continua a gettare benzina sul fuoco tanto da trasformare lo scandalo della casa di Montecarlo nella saga politica dell'estate. Ad ora siamo circa alla quindicesima puntata ma già in palinsesto sembrano essercene molte altre. Ma intanto Fini che cosa fa? Dov'è? Con chi è? Ma soprattutto che cosa passa nella sua mente? Tutti quesiti ai quali non è stato difficile dare risposta tanto che, raggiungendo telefonicamente il capogruppo di Futuro e Libertà alla Camera, Italo Bocchino, racconta: «Ho sentito il presidente questa mattina (ieri, ndr). È nella casa presa in affitto ad Ansedonia con la famiglia». Ma appena gli viene chiesto di spiegare che cosa abbia detto il presidente Fini, Bocchino è lapidario: «Su tutto quello che sta dicendo Il Giornale si vedrà in tribunale perché sono tutte falsità. E lo dimostrerà».   Il clima è teso. E intanto lui che fa. Resta a casa. Vuoi per colpa del maltempo, vuoi per colpa del fatto che ieri è stato colpito da un piccolo incidente domestico provocandosi una slogatura alla caviglia destra ma ormai allo stabilimento "La Strega" sulla spiaggia della Feniglia, non lo hanno più visto. E se lo scandalo legato all'eredità lasciata dalla contessa Anna Maria Colleoni ad An dovesse riservare qualche altra novità, forse sotto quell'ombrellone non ci tornerà per un bel po' di tempo. Nei suoi pensieri, a quanto riportano alcuni suoi fedelissimi, c'è la convinzione che tutta la vicenda si trasformerà in un boomerang per Berlusconi, ritenuto l'artefice della campagna denigratoria essendo la famiglia del premier proprietaria del quotidiano milanese fondato da Indro Montanelli. E non solo. Ad un certo punto il presidente Fini si sarebbe addirittura sfogato contro il direttore Vittorio Feltri: «Mi sta riservando lo stesso trattamento riservato all'ex direttore dell'Avvenire, Dino Boffo». E continuando: «Feltri però, come accadde quella volta, sarà costretto a ritrattare». Ma a sentire telefonicamente il presidente della Camera ieri c'è stato anche il coordinatore dei gruppi parlamentari di Futuro e Libertà, Silvano Moffa, che ha commentato: «L'ho sentito questa mattina per commentare quanto scritto da Il Giornale oggi e ho capito che è ancora ad Ansedonia in vacanza con la famiglia. Poi, parlando, abbiamo concordato di scrivere una nota dove, in sintesi io, Bocchino e il capogruppo al Senato, Pasquale Viespoli, abbiamo mandato un messaggio a quelli che giocano allo sfascio e che vogliono trascinare il Paese in una ulteriore avventura elettorale nel più assoluto disprezzo dell'interesse nazionale. Noi non ci stiamo e sentiamo il dovere di denunciarlo con chiarezza». Ma le preoccupazioni del presidente della Camera però non arrivano solamente dai continui attacchi della stampa; l'altro fronte è quello interno con il continuo rischio che la vicenda monegasca possa dare il pretesto ad alcuni parlamentari che hanno aderito a Futuro e libertà per andarsene. Una preoccupazione che, ascoltando le parole di Souad Sbai, sembrerebbe non sussistere: «Non sento Fini da quando ci siamo salutati per le vacanze. Ora però racconti la verità. Non mi ha più chiamata benché io abbia più volte manifestato posizioni critiche rispetto alle dichiarazioni di alcuni miei colleghi su ipotetiche aperture a sinistra o sui temi etici». Problemi che Fini sembra conoscere molto bene dato che girano voci abbia chiesto ad alcuni suoi fedelissimi di lavorare per tenere unito il gruppo, facendo capire loro che il periodo è difficile ma che alla fine tutto si risolverà. Intanto meglio non pensarci e concedersi una cena al ristorante con la compagna Elisabetta.  

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