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Un grande occhio controlla i redditi

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Lanuova strategia del fisco prevede una lavoro di intelligence basato sui numeri. Una mega-banca dati integrata consentirà di incrociare le informazioni dichiarate dai contribuenti e di individuare situazioni non conguenti. A tradurre in pratica la strategia delineata nel protocollo d'intesa della settimana scorsa da ministero del Lavoro, Inps, Inail e agenzia delle Entrate sono gli accordi operativi, come quello che è stato siglato mercoledì scorso tra agenzia delle Entrate e Inail. L'amministrazione finanziaria alimenterà il database con gli identikit fiscali contenuti nell'anagrafe tributaria, mentre l'Inail metterà a disposizione i dati su quasi 4 milioni di aziende, i frutti delle verifiche condotte negli ultimi quattro mesi (36.350 dal 1° aprile) e il mezzo milione di denunce annue di nuovo lavoro temporaneo. Obiettivo della nuova strategia è quello di totalizzare entro fine anno almeno 300mila controlli, con l'idea di far emergere più di 100mila lavoratori in nero e produrre un extragettito contributivo da 1,4 miliardi, cioè una fetta importante dei 6 miliardi che l'Inps conta di recuperare complessivamente. Per il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, la strategia del governo è quella della «tolleranza zero, tradotta prima di tutto nel piano straordinario di vigilanza in agricoltura ed edilizia. Più che limare le unghie alle zanzare, queste attività sono impegnate nella caccia agli elefanti». Il nuovo strumento non parte comunque da zero: Inps, Inail e Lavoro hanno già iniziato a operare fianco a fianco, e questa collaborazione ha già prodotto nei primi sei mesi dell'anno 150mila verifiche; a questi si aggiungono i risultati ottenuti dalle Fiamme Gialle, che da gennaio a luglio hanno scoperto 18.395 lavoratori totalmente in nero (+6% sullo stesso periodo del 2008) impiegati da 4.847 datori di lavoro (+30%). Una caccia quella evocata dal ministro, che si indirizza in quattro settori strettamente correlati fra loro: l'evasione contributiva, naturalmente, che è il primo frutto del lavoro sommerso e che, secondo le stime più recenti, vale da sola almeno un terzo delle risorse sottratte ogni anno al bilancio pubblico dall'economia in ombra. La fotografia delle reali forze di lavoro in campo, poi, permetterà di determinare le dimensioni effettive del business delle imprese controllate, offrendo informazioni utili anche per l'evasione Ires e per l'analisi condotta con gli studi di settore.

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