Fronte comune anti-Cav
Un fronte comune delle opposizioni per vincere le prossime elezioni e dire addio a Berlusconi. Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, guarda avanti e, finalmente, trova l'appoggio anche dell'Italia dei Valori. Stavolta, infatti, il distinguo del leader dell'Idv Antonio Di Pietro è impercettibile: sì alle elezioni subito ma andrebbe bene anche un governo tecnico per cambiare la legge elettorale. Sì a Bersani anche dai Verdi. «Se la rottura del mitico predellino portasse ad una situazione tale da rendere inevitabili le elezioni e per giunta con questa vergognosa legge elettorale noi ci rivolgeremmo alle forze del centrosinistra e dell'opposizione per una strategia comune di cui siamo già pronti a proporre e a discutere le basi politiche e programmatiche» spiega Bersani. «Bossi e Berlusconi - continua il segretario del Pd - fanno la voce grossa perché non sanno che pesci prendere». Plaude l'Italia dei Valori: «Siamo soddisfatti che finalmente il segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani, abbia lanciato oggi un importante appello in vista di elezioni anticipate e si appresti ad organizzare il campo del centrosinistra per la futura campagna elettorale, come l'Italia dei Valori chiede da tempo», ha detto Massimo Donadi, presidente dei deputati dell'Idv. Felice anche il segretario dei Verdi Angelo Bonelli per cui «l'appello di Bersani per un fronte comune delle opposizioni in caso di elezioni è ampiamente condivisibile. Noi Verdi siamo pronti a fare la nostra parte per difendere le istituzioni democratiche». Il leader Idv conclude e, rispetto al passato, corregge il tiro: «È inutile perdere tempo. È in atto una gravissima crisi che investe il Paese sul piano economico, istituzionale e politico, con lo sfaldamento di una maggioranza i cui componenti ormai giocano allo sfascio, rinfacciandosi vicende scabrose di cui sono protagonisti. Noi dell'Italia dei Valori ci battiamo affinché si vada al più presto alle urne, anche in autunno, e siamo disposti ad allearci perfino con il diavolo pur di ridare al Paese una speranza per il futuro». Ma Di Pietro non snobba uno scenario diverso. «Siamo anche disponibili - aggiunge - semmai ciò fosse possibile, a lavorare affinché il Parlamento dia al Paese una nuova legge elettorale e una legge che garantisca realmente il pluralismo e la correttezza dell'informazione. Ma, in questo caso, vogliamo dal presidente della Repubblica una data certa e un mandato chiaro per evitare che, come al solito, un governo tecnico di emergenza divenga governo di lunga durata, pur non avendo alcun consenso elettorale». E se il deputato Pd Guglielmo Vaccaro bacchetta l'inversione a U di Di Pietro - «Dopo che si è lasciato andare per giorni a giudizi simili a "golpisti" e "fifoni" nei confronti dei dirigenti del Pd, oggi sposa, sul tema delle elezioni e del governo istituzionale, esattamente le stesse posizioni del Pd che ha criticato fino a qualche ora fa» - il senatore Giuseppe Lumia parla di «alleanze inedite». Insomma, la grande ammucchiata anti-Silvio è sempre più vicina.