Ore d'ansia per Cossiga
{{IMG_SX}}"Attualmente le funzioni sono critiche ma stabili". È quanto si legge nel bollettino medico diffuso dal policlinico Gemelli sullo stato di salute del presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga, ricoverato da ieri in rianimazione. "Il presidente Francesco Cossiga - si legge nel primo bollettino medico diffuso dal Gemelli - è ricoverato dal giorno 9.8.2010 presso il centro di rianimazione del policlinico universitario Agostino Gemelli in conseguenza di uno stato di insufficienza cardiorespiratoria che ha comportato la necessità di ricorrere a procedure di supporto vitale. Attualmente le funzioni sono critiche ma stabili". PROBLEMI RESPIRATORI - Dunque restano gravi ma stazionarie le condizioni del presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, 82 anni, da ieri nel reparto di rianimazione dell'ospedale dove, secondo quanto hanno riferito fonti ospedaliere, vengono costantemente monitorati tutti i parametri vitali e svolte le terapie necessarie. Accanto al presidente emerito ci sono i figli. Molti i messaggi di auguri per una pronta guarigione giunti in queste ultime ore. "L'Italia ha ancora bisogno dei suoi insegnamenti", ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno che ha portato il saluto di tutta città. Molte le telefonate al Gemelli da parte di personalità del mondo politico e istituzionale per conoscere le condizioni di salute. Telecamere e giornalisti stazionano fuori dal nosocomio in attesa di notizie. FAMILIARI E AMICI - Passeggiano sul piazzale in pieno sole gli amici e i parenti del presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga. Da lunghe ore sono qui, di fronte all'ingresso del pronto soccorso dell'ospedale Gemelli di Roma dove il senatore a vita è ricoverato in rianimazione. Quando non camminano, si riuniscono in capannelli negli angoli d'ombra della vegetazione ai margini del piazzale. Giacche, cravatte, occhiali da sole. Il telefonino squilla continuamente: «Si, lo sai, sta male... E che dobbiamo fare? Stiamo qui». Tra gli altri, uno dei fedelissimi, Paolo Naccarato, già sottosegretario nell'ultimo governo Prodi. Qualcuno si consulta con il responsabile della sicurezza che da molte ore fa da filtro al via vai di amici ma anche dei cronisti, che hanno dovuto lasciare le telecamere all'esterno delle mura. Ma come sta il presidente? Le persone a lui più vicine che lo conoscono da anni e hanno condiviso vita e politica parlano poco, scuotono la testa. Si riesce a sapere da chi lo ha visitato che le cure somministrate dal viceprimario Pennisi, descritto come un medico di grande professionalità ed esperienza, stanno dando risposte. Di certo sembra solo che Cossiga sta meglio oggi di quanto non stesse ieri. Tutto qui, quindi si aspetta, si parla, si racconta ai cronisti di come i centralini delle istituzioni siano intasati. Sono tantissimi quelli che vogliono sapere lo stato di salute dell'anziano senatore. Non si può far nulla se non aspettare. O, forse, pregare: in tanti si avvicinano all'abito nero del sacerdote vicino ai Cossiga, forse in cerca di una parola di speranza.