Tassa sugli affitti al 20%
Il federalismo municipale passa l'esame del Consiglio dei ministri. E il punto più atteso dagli italiani proprietari di case, e cioè la cedolare secca sugli affitti, porta con sè una buona notizia. Il prelievo in cifra fissa passa dal 25% al 20%. Una riduzione di cinque punti percentuali che accoglie le istanze delle associazioni dei proprietari di immobili per i quali la prima aliquota era considerata penalizzante. Nonostante l'aliquota al 20% sia di fatto conveniente, specie per chi ha reddito alto, chi vorrà potrà comunque continuare a pagare con il metodo attuale che prevede aliquote diverse in base agli scaglioni di reddito. A partire dal 2014 l'imposta municipale si fa in due: oltre al prelievo sul possesso, infatti, è previsto che i municipi incassino anche il tributo sulle compravendite sulle prime e le seconde case. I comuni potranno modificare le aliquote dal 2017. A questo si aggiunge una «imposta municipale» facoltativa che, dopo aver ascoltato i cittadini in un referendum, i comuni potranno decidere per incorporare gli attuali prelievi sull'occupazione del suolo pubblico e su insegne e cartelloni pubblicitari. CEDOLARE - Un prelievo unico per i proprietari: si paga una tassa sola sul reddito che si percepisce quando si affitta la casa. Quanto ottenuto dall’affittuario non sarà cumulato nel reddito complessivo e dunque assoggettato all’aliquota Irpef dello scaglione più alto. Nella pratica chi guadagna molto paga fino al 43% sulle somme percepite dall’inquilino. Non sarà così. Il prelievo è in misura fissa del 25%. E potrebbe scendere al 20% secondo il ministro Calderoli. Oggi la decisione. IMPOSTA/1 - La municipale «propria» al posto dell’Irpef: dal 2014 per finanziare i Comuni sarà introdotta l’imposta municipale propria. Sostituirà l'Irpef sugli immobili e le relative addizionali per i redditi fondiari relativi ai beni non locati, l’imposta di registro, l’imposta ipotecaria, l’imposta catastale, l'imposta di bollo, l’imposta sulle successioni e donazioni, le tasse ipotecarie, i tributi speciali catastali e l’imposta comunale sugli immobili. Non si applica al possesso dell'abitazione principale. IMPOSTA/2 - Secondaria e facoltativa sostituisce 100 balzelli: l’imposta municipale secondaria facoltativa potrà essere introdotta dal 2014 e con esclusione degli immobili ad uso abitativo, per sostituire una o più tasse esistenti: la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, il canone di occupazione di spazi ed aree pubbliche, l'imposta comunale sulla pubblicità e i diritti sulle pubbliche affissioni, il canone per l'autorizzazione all'installazione dei mezzi pubblicitari. COMPRAVENDITE - Aliquote più basse per chi acquista: si abbassano anche, rispetto alle attuali tasse, le aliquote riguardanti le compravendite delle prime e delle seconde case, In base al decreto gli incassi ottenuti dalle transazioni immobiliari passano direttamente nelle casse dei municipi. Per quanto riguarda il prelievo sulla compravendita sulle seconde case si passa, dal 10 all'8%, mentre quella sulle prime case dovrebbe essere al 2 o al 3%.