I finiani fanno le colombe Ma Bocchino non ci sta
Moderati sì ma fino ad un certo punto. E così, anche dentro al gruppo di Futuro e Libertà, le colombe hanno tirato fuori gli artigli. Nessuno ha più intenzione di tacere davanti alle continue dichiarazioni di quei colleghi che, come voci fuori dal coro, dichiarano ogni cosa gli passi per la mente pur di aumentare lo scontro sia all'interno del gruppo sia nei confronti del Pdl. Ecco quindi che tocca proprio al sottosegretario all'Ambiente il finiano Roberto Menia alzare la voce e cercare di riportare i toni della discussione a livelli più moderati: «In questo clima barbaro non é possibile non condividere e sostenere con forza quanto affermato dal coordinatore dei gruppi parlamentari Futuro e Libertà per l'Italia, Silvano Moffa: bisogna recuperare il galateo istituzionale. Ce lo chiedono gli italiani e un giorno ce lo rinfacceranno i nostri figli se per davvero avremmo buttato al vento l'occasione che il Paese ci ha dato per riformare l'Italia. Tacciano una volta per tutte i cosiddetti falchetti di seconda scelta con i loro urli striduli, tacciano gli inopportuni in servizio permanente, tacciano i guitti e mettiamoci a lavorare seriamente per completare il programma di governo». Li chiama falchetti, inopportuni, guitti. Non fa nomi, ma parlando con chi conosce la storia di Menia, non si esclude che si riferisse sia a tutti quelli che all'interno del Pdl tentano di tenere alti i toni per arrivare allo scontro con Fli ma anche ai finiani Granata e Della Vedova che, con le loro dichiarazioni, al posto di rafforzare il gruppo, sembrano volerlo destinare ad un'imminente implosione. Eppure, come un copione già scritto, nonostante l'invito ad una maggiore responsabilità politica, c'è chi, come il capogruppo di Futuro e Libertà alla Camera, Italo Bocchino, torna alla carica: «Non si può continuare a massacrare il presidente Fini - il riferimento è alla richiesta di dimissioni avanzata nei confronti del presidente della Camera dal portavoce del Pdl, Daniele Capezzone, ndr - e poi chiedergli di convergere su altre questioni». E ancora: «Noi siamo pronti al dialogo ma in queste condizioni mi sembra altamente improbabile riuscire a portarlo avanti». In altre parole, nessuno dialogherà con il Pdl. L'esatto contrario di quello che auspicava il responsabile politico del gruppo Menia il quale, oltre ad avere il sostegno della maggior parte dei finiani, sembra sarebbe piaciuto allo stesso Berlusconi quale ipotetico capogruppo di Futuro e Libertà. Intanto, basta navigare un po' in internet per capire che Generazione Italia, l'associazione presieduta da Italo Bocchino, si sta preparando a un'ipotetica campagna elettorale. E così ecco pronta la campagna on-line «con Fini» in occasione della festa di Mirabello, dove il presidente della Camera farà la sua prima uscita pubblica dopo la pausa estiva, il 5 settembre. «Non ci ferma nemmeno il solleone di agosto. In tantissimi ci avete chiesto il materiale di Generazione Italia ed eccovi accontentati - si legge sul sito di Generazione Italia - Abbiamo realizzato un manifesto personalizzabile, dove potrete aggiungere il nome del vostro circolo immediatamente sotto il logo di Generazione Italia». Un manifesto semplice, chiaro e di impatto perché, continua il sito, «noi di Generazione Italia abbiamo a cuore il nostro futuro e la nostra libertà. E il nostro impegno politico ha un solo fine: l'Italia, il nostro Paese, la Nazione che amiamo».