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"Comuni e Province, debiti record" L'allarme della Corte dei Conti

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Il presidente della Corte dei Conti, Tullio Lazzaro

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{{IMG_SX}}Gli enti locali in disavanzo nel 2008 sono di numero crescente (da 63 a 82 enti) rispetto agli esercizi precedenti e l'ammontare del disavanzo complessivo aumenta di oltre il 20%. A rilevarlo la Corte dei Conti nella Relazione sulla gestione finanziaria degli enti locali nel biennio 2008-2009. "Il ricorso dell'indebitamento è in forte crescita, specie nei comuni" avverte la magistratura contabile precisando che il debito finanziario dei comuni supera i 62 miliardi. Aumenta inoltre il numero di amministrazioni locali che presentano "squilibri economico finanziari", dice ancora la Corte dei Conti, precisando che il debito finanziario dei comuni "cresce limitatamente rispetto al precedente esercizio. Più spinta è la crescita del debito, delle province che raggiunge quasi 11,5 miliardi". INDEBITAMENTO È di 1.300 euro a testa il debito che grava sulla testa dei cittadini per gli impegni contratti da comuni e province. Dai dati emerge che il debito finanziario dei comuni, che nel 2008 viene stimato in 62,202 miliardi (+0,55% sul 2007), "grava sulla popolazione residente per quasi 1.100 euro pro-capite ed incide sul Pil per il 3,97%" dice la magistratura contabile precisando che il debito finanziario delle province pesa invece per 200 euro a testa e rappresenta lo 0,75% del Pil. "Considerate, in termini a-tecnici, le entrate correnti quali una sorta di prodotto interno lordo dell'ente, l'incidenza media del debito per i Comuni è di oltre il 120% e per le Province del 113,57%" si legge ancora nella relazione.

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