Il premier Silvio Berlusconi è «sopravvissuto» ieri, alla Camera, ad un voto «cruciale» per la coalizione al governo ma ora è più evidente che lo strappo con Gianfranco Fini lo ha reso «più debole».
«Rischioelezioni più vicino per Berlusconi», titola il quotidiano britannico Financial Times sottolineando che il voto di ieri sulla mozione Caliendo dimostra come «il governo Berlusconi non guidi più una maggioranza assoluta in Parlamento». Ed il premier, rileva, sembra «determinato ad affrontare il gioco d'azzardo delle elezioni anticipate». Di altro taglio il giornale londinese The Guardian per il quale ieri Berlusconi «è sopravvissuto ad un voto cruciale», ma «le astensioni dei ribelli avvertono chiaramente» che «ora è ostaggio del suo ex alleato». A concentrarsi invece su Fini si è dedicato il settimanale The Economist che nel numero in edicola oggi indica il presidente della Camera come «probabilmente il più abile politico italiano» considerato che «dopo soli due anni di mandato, Berlusconi governa secondo la sua volontà». Tuttavia, ora, «cosa pensa di fare Mr. Fini con il suo potere?» Anche i giornali d'oltreoceano si occupano del caso Berlusconi-Fini. Il Wall Street Journal, scive nell'edizione cartacea di ieri: la maggioranza di governo ha «prevalso in un voto che ha testato la forza di una coalizione in calo, alleggerendo fino a settembre la pressione sul suo leader». Articolo che nel pomeriggio viene completato nell'edizione online del pomeriggio dove si rileva come «Berlusconi veda elezioni anticipate». Il premier - prosegue - «potrebbe rafforzare il suo controllo del potere sebbene soffra di un calo di apprezzamento nei sondaggi». Dalla Spagna, il giornale El Pais, in un editoriale, parla di «un Paese senza un futuro politico» e spiega che «l'unica ricetta che conosce il populismo all'italiana è ottimismo e elezioni». In Italia - aggiunge - si profila una nuova «battaglia tra un centrodestra europeo, onesto e rispettoso della separazione dei poteri e una destra corrotta, xenofoba e alleata di Dio e del Diavolo». Ma il quotidiano va oltre e manda consigli alla sinistra italiana: «Esiste un candidato capace di vincere contro il Cavaliere. Si chiama Nichi Vendola, governatore della Puglia». El Pais invita così la dirigenza attuale del Pd a farsi da parte e aggiunge: «Il Pd - afferma Miguel Mora - è «incapace di produrre un'alternativa data la complicità dei suoi vecchi capi con la casta politica». E chiude con un chiaro invito: «I dirigenti del Pd facciano harakiri politico e aprano la strada a una nuova generazione».