Elezioni anticipate incubo della Sinistra

«Seci saranno le elezioni le faremo, nessuno ne ha paura», assicura Massimo D'alema, anche se - afferma - l'attuale legge elettorale è «profondamente sbagliata» e andrebbe cambiata da «un governo di transizione». L'ex presidente del Consiglio di una cosa, però, è certo: Nichi Vendola non è il candidato ideale. «Può mobilitare un elettorato che alle ultime elezioni è rimasto ai margini, ma non credo - afferma - che possa essere un valido leader per mobilitare una coalizione di centrosinistra: io non lo voteri», sentenzia. In realtà a stabilire chi sarà l'antiBerlusconi saranno le primarie. Anche Sergio Chiamparino, sindaco di Torino, avanza la sua candidatura: Non mi tirerei certo indietro» afferma e aggiunge: «I tatticismi vanno bene per riempire qualche pagina estiva di giornale, ma al Pd serve subito un cambio di passo su grandi temo come federalismo, fisco e lavoro». Le reazioni del Pd alla candidatura del presidente dell'Anci sono titubanti. Secondo Francesco Boccia, Chiamparino è una «risorsa preziosa», ma parlare ora di primarie è «prematuro». E la cosa vale per tutti i candidati, Vendola in testa nonostante per governatore pugliese «le elezioni sono alle porte». Le primarie, comunque, prima o poi si faranno. «Sì, ma di quale coalizione?» si domanda Antonio di Pietro: «Il Pd sta cercando legittimamente di formare una coalizione ampia. Certo è difficile mettere insieme il diavolo e l'acqua santa», afferma riferendosi alla sollecitazione fatta ai democratici da Francesco Rutelli che chiede di scegliere tra Idv e terzo polo. Quanto al futuro del governo il leader dell'Idv è esplicito: «Berlusconi non ha più la maggioranza, sarà più cattivo. Dobbiamo andare alle elezioni per liberarci del sistema piduista». Na.Pie.