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Sì al codice contro le mafie

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Renato Schifani

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Via libera del Senato al Piano straordinario di contrasto alle mafie. I voti a favore sono stati 279, zero i contrari e un astenuto. «Ancora una vittoria dell'antimafia dei fatti, quella che abbiamo portato avanti dall'inizio di questa legislatura con una serie di successi e risultati concreti che nessuno aveva mai ottenuto prima», ha commentato soddisfatto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. «Abbiamo catturato 26 dei 30 latitanti più pericolosi, sequestrato e confiscato beni stimati per oltre 13 miliardi di euro, frutto del crimine organizzato. Abbiamo rafforzato tutta la legislazione di contrasto alla criminalità organizzata». Dopo il sì del Senato, ha spiegato il premier «il governo ha una delega per l'emanazione di un vero e proprio codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione nonché delle nuove disposizioni delle documentazioni antimafia. Sono state approvate inoltre norme che consentono trasparenza e tracciabilità di tutti i flussi finanziari».   Per la criminalità organizzata sarà tutto più difficile, insomma. «Questo è il nostro metodo di contrastare le mafie sul territorio - ha concluso il premier - operare attraverso una seria attività legislativa che crei gli strumenti concreti per consentire alle Forze dell'ordine ed alla magistratura di compiere sino in fondo il proprio dovere. Continueremo a lavorare con questo metodo per consegnare alle giovani generazioni un Paese libero dalla violenza e dalla sopraffazione della mafia». Soddisfatto anche il presidente del Senato Renato Schifani che ha ringraziato tutti i partiti per il «senso di responsabilità» dimostrato.

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