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Sinistra polverizzata Anche Grillo in campo

Beppe Grillo durante un comizio in piazza Maggiore a Bologna

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E due. Dopo Nichi Vendola, l'opposizione ha un'altra spina nel fianco: Beppe Grillo. Il comico genovese ha infatti annunciato ieri che il «suo» Movimento 5 Stelle si presenterà alle prossime elezioni politiche («che siano ora o nel 2013») e alle elezioni comunali del 2011. E la memoria torna alla stagione dell'Unione quando il campo della sinistra pullulava di partiti e partitini. L'annuncio è stato fatto attraverso il blog di Grillo che ha anche spiegato che la scelta dei candidati «sarà fatta online», direttamente dagli iscritti, attraverso un portale di prossima nascita. «Loro non si arrenderanno mai - ha scritto il comico con riferimento all'attuale classe politica - ma noi neppure». Quanto poi alla situazione del sistema italiano la sua analisi è impietosa: «È fuor di dubbio che si stia andando a rotta di collo verso il precipizio ci rimane da sapere quante ossa ci spaccheremo quando arriveremo al suolo. Andare ora alle elezioni è pura follia che porterebbe fieno a qualche partito minore e precipiterebbe l'Italia nel caos». L'unica soluzione sarebbe quindi «un governo tecnico per mettere sotto controllo il debito pubblico, per ridare la scelta del candidato agli elettori, per eliminare i rimborsi elettorali e fare una legge sul conflitto di interessi». Semplice, secondo Grillo, «se non avessimo un Parlamento di irresponsabili, di leccapiedi e di arrivisti». Insomma il comico preferirebbe una soluzione «alla Bersani», ma nel frattempo si prepara la battaglia elettorale. E la cosa non può certo far piacere all'opposizione che ha già provato sulla sua pelle (alle recenti elezioni regionali in Piemonte ad esempio) quanto possa essere scomodo avere Grillo come concorrente. In ogni caso le reazioni all'annuncio del comico sono variegate. Il Pd, ad esempio, resta in silenzio. È vero infatti che il comico potrebbe rubare voti ai Democratici, ma sicuramente ne ruberebbe di più a Vendola e Di Pietro. Il primo, proprio come Bersani, preferisce il silenzio. Mentre il secondo mette le mani avanti: «Beppe Grillo e il Movimento a 5 stelle saranno una voce libera che aiuterà nella lotta alla cricca e alla casta. Noi non vediamo in lui e nel suo movimento un ostacolo o un problema ma un valore aggiunto e una opportunità per tante persone che non ne possono più di torcersi la pancia e non vedono l'ora di dare sfogo alla loro voglia di libertà e di innovazione. Auguro all'amico e combattente buon viaggio nell'agone politico». Anche i supporter del movimento, pur galvanizzati dell'annuncio, esprimono qualche dubbio. «Andare da soli alle elezioni - scrive Stefano di Alessandria - significa togliere voti alle opposizioni e fare il gioco di Berlusconi. Perché non allearsi con Di Pietro e/o qualche altro movimento? Andare da soli significa sperperare voti». Ma i grillini doc reagiscono. «I falsi amici - scrive Ciro da Napoli - iniziano ad uscire allo scoperto. Oggi siamo pieni di troll che parlano di alleanze. Ce ne libereremo con il portale del Movimento».

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