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E tra i finiani è gia lotta tra abortisti e contrari

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Nonci saranno imposizioni dall'alto, abbiamo invocato la democrazia e quindi decideremo in modo democratico». C'è anche la variante: «È prematuro parlare, ci vedremo la settimana prossima a valuteremo». E quando si risponde così in politica vuol dire che non tutto è tranquillo. E che la discussione c'è, eccome se c'è. La questione è quella del capogruppo di Futuro e Libertà per l'Italia, la neoformazione finiana. Per ora, all'atto costitutivo del nuovo gruppo è stato indicato Giorgio Conte, l'ultimo che ha dato la sua scheda di adesione. È stato l'ultimo perché la sua è stata una scelta più che sofferta. Vicentino, è vicino a Ignazio La Russa e sino alla fine gli è stato offerto un posto di sottosegretario. In ogni caso si tratta di un nome provvisorio. I 33 aderenti si vedranno domani sera visto che poi già martedì a Montecitorio inizieranno le votazioni. Il candidato naturale dovrebbe essere Italo Bocchino (la maggioranza dle gruppo è di Generazione Italia) ma su di lui pesa una sorta di veto di alcuni deputati che hanno subordinato la loro adesione al gruppo. Se si voterà subito però, l'ex pupillo di Tatarella potrebbe lanciare un suo candidato. Fabio Granata ha poche chance perché troppo di rottura. Di più ne avrebbe Carmelo Briguglio che però è già una sorta di suo portavoce e dunque considerato legato a Italo a doppio filo. Così potrebbe scendere in campo Antonio Buonfiglio, uno che sarebbe disposto anche a lasciare il posto di sottosegretario all'Agricoltura. Di contro è possibile la candidatura di Benedetto Della Vedova. Radicale, ex Forza Italia, ha esperienza parlamentare e potrebbe avere dalla sua parte Enzo Raisi e Flavia Perina. Se fossero loro due i principali candidati si registrerebbe il primo scontro non da poco tra i finiani. Della Vedova è abortista convinto e lo ha ribadito anche di recente; Buonfiglio è un cattolico e ha fondato un movimento che si chiama il Popolo della Vita. Più probabile che si cerchi una candidatura di mediazione e che dia all'esterno, nei confronti del Pdl principalmente, un segnale di distensione. A questa ipotesi sta lavorando per esempio Roberto Menia, sottosegretario all'Ambiente, che vorrebbe lanciare Silvano Moffa. Attualmente l'ex presidente della provincia di Roma è alla guida della commissione Lavoro della Camera. Ha esperienza parlamentare e negli enti locali, è uno studioso, è un mediatore. Ed è già stato al governo con Silvio Berlusconi, quando venne nominato sottosegretario alle Infrastrutture. I giochi comunque sono aperti. E dureranno solo poche ore visto che già domani bisogna cominciare a decidere. È per questo che si fa sempre più possibile un rinvio a settembre.

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