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Ma la sera Silvio si consola cenando con venti deputate

Il premier alla festa di compleanno del ministro Rotondi con, da sinistra, le deputate De Girolamo, Giammanco, Rizzoli e Biancofiore

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Deputati abbattuti. Afflitti. Che si pongono interrogativi universali: «E ora? Che accadrà?». Senatori preoccupati, depressi. Funzionari di partito con la testa immersa nelle carte a fare i conti: «Se i finiani sono 33 e la maggioranza è di 340, ce la fa il governo ad andare avanti?». Il clima a Montecitorio (e non solo) è di grande incertezza e allo stesso tempo di grande tensione. E che fa Berlusconi? Uno pensa: se i suoi sono preoccupati lui sarà terrorizzato. Starà studiando le contromosse, passerà la notte a cercare un modo per andare avanti, resterà da solo nel suo ufficio a meditare sul futuro e sulle sorti del mondo. Macchè. Ieri sera Silvio Berlusconi se n'è andato a cena con una ventina di sue deputate. Il luogo è il meraviglioso castello di Tor Crescenza, la nuova residenza romana del Cavaliere. L'organizzazione è della deputata romana Mariarosaria Rossi, che un tempo veniva ribattezzata la madonna di Cinecittà visto che alla sua prima candidatura alle municipali di Roma Sud fece un santino con una foto che sembrava la vergine Maria. Tutto è nato l'altra mattina, quando il premier s'è recato alla Camera per votare la fiducia alla manovra e poi è andato nell'ufficio riservato al piano aula di Montecitorio. Per tirargli su il morale la Rossi s'è presentata con un gruppo di deputate, Berlusconi ha sorriso e ha fatto una battuta: «Bisogna allora che vi inviti a cena». Detto fatto. Ieri sera a Tor Crescenza sono arrivate Annagrazia Calabria e Jole Santelli, la larussiana Viviana Beccalossi (quando si candidò a sindaco di Brescia il Cav disse in conferenza stampa: «Viviana, fagliela vedere»), l'ex sottosegretaria Maria Teresa Armosino e l'ex cognata Mariella Bocciardo, Gabriella Giammanco, Elvira Savino, Valentina Aprea, l'alemanniana Barbara Saltamartini, le ex candidate alle regionali Monica Faenzi e Anna Maria Bernini. Per tutte un simpatico cadeaux che Silvio ha scelto personalmente nel pomeriggio in un breve salto dalla Bottega dell'Argento in corso Vittorio Emanuele, uno dei suoi negozi preferiti. A tavola rigoroso menù tricolore preparato dal cuoco Michele. Antipasto con mozzarella, pomodoro e basilico, primo con le pennette biancorossoverde, roastbeef con insalata e gelato ai gusti di pistacchio, panna e fragola. Non poteva mancare Mariano Apicella in persona che ha cantato le canzoni preferite del premier accompagnato al pianoforte da Danilo Mariani. La settimana prossima si replica: stesso luogo, stesso menù ma cambiano le commensali. Un'altra ventina di deputate che il Cavaliere ha già invitato l'altra sera incontrandole alla festa di Rotondi come Laura Ravetto e Nunzia De Girolamo. Già, perché il leader anche giovedì sera, finito l'ufficio di presidenza più difficile nella storia del centrodestra, non ha voluto mancare la festa dei cinquant'anni del suo amico e ministro dell'Attuazione del programma. È Berlusconi, un corpo e mille uomini.

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